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Questo articolo è stato pubblicato il 16 ottobre 2013 alle ore 12:48.
L'ultima modifica è del 16 ottobre 2013 alle ore 13:07.

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Angela Merkel (Afp)Angela Merkel (Afp)

FRANCOFORTE - Aspre polemiche in Germania dopo la rivelazione che tre esponenti della famiglia Quandt, che controlla la casa automobilistica Bmw, hanno fatto una donazione da quasi 700mila euro alla Cdu, il partito del cancelliere Angela Merkel. Il contributo è il più alto mai dato da un privato a un partito politico in Germania ed è emerso sul sito del Parlamento tedesco proprio il giorno dopo che il Governo della signora Merkel è riuscito a ottenere un parziale rinvio in sede europea di una nuova normativa sui gas di scarico delle auto, che avrebbe penalizzato la Bmw e gli altri costruttori tedeschi di vetture di grossa cilindrata.

Per una singolare coincidenza, la notizia è trapelata proprio mentre i Verdi hanno annunciato di voler interrompere il negoziato con la Cdu per la formazione di una coalizione per il prossimo Governo Merkel.

Johanna Quandt, vedova di Herbert Quandt, l'artefice della casa automobilistica bavarese, e i suoi figli Stefan e Susanne, hanno donato 230mila euro a testa alla Cdu in data 9 ottobre. La famiglia Quandt, che controlla il 47% circa della Bmw, aveva fato una donazione da 450mila euro alla Cdu anche dopo le elezioni del 2009. Anche se un portavoce della Bmw ha dichiarato che le donazioni non sono legate ad alcuna decisione di politica industriale, diversi gruppi che si battono per la trasparenza della politica in Germania hanno sollevato obiezioni e chiesto una riforma dei finanziamenti privati ai partiti, sollecitando l'intervento del presidente della Repubblica, Joachim Gauck.
Il cancelliere Merkel è intervenuta personalmente nelle scorse settimane per fare rinviare la decisione europea sui gas di scarico che avrebbe favorito i costruttori di auto più piccole, come quelli di Francia e Italia e penalizzato le grosse cilindrate, che rappresentano la maggior parte della produzione tedesca. Il capo di gabinetto della signora Merkel ha partecipato alla fase conclusiva del negoziato e in precedenza il cancelliere aveva contattato direttamente altri leader europei, compresi quelli dei Paesi che ospitano importanti fornitori dell'industria tedesca.

La salute del settore automobilistico, considerato il comparto trainante dell'industria tedesca, è una priorità dichiarata del Governo. Il settore auto dà lavoro a circa 715mila persone in oltre 600 imprese, fra produttori e indotto.

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