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Questo articolo è stato pubblicato il 18 ottobre 2013 alle ore 19:08.
L'ultima modifica è del 18 ottobre 2013 alle ore 19:35.
Con l'udienza di domani, al termine della quale dovrebbe arrivare la decisione sull'interdizione dai pubblici uffici per il Cavaliere, si avvia a conclusione il processo sul caso Mediaset nel quale Silvio Berlusconi, imputato per frode fiscale, è stato condannato definitivamente a quattro anni di carcere, tre dei quali coperti da indulto. Dopo il verdetto dell'appello 'bis' sull'interdizione, la difesa potrà comunque ricorrere ancora in Cassazione.
Ecco le tappe principali della vicenda processuale che va avanti da 12 anni:
25 giugno 2001: con le perquisizioni della Guardia di Finanza di Milano negli uffici di Mediaset a Cologno Monzese viene resa nota l'esistenza dell'inchiesta.
19 febbraio 2005: la Procura notifica agli indagati, 14 in tutto, l'avviso di chiusura indagini.
26 aprile 2005: I pm chiedono il rinvio a giudizio per 14 imputati tra cui Berlusconi, Confalonieri, Agrama e Del Bue.
28 ottobre 2005: comincia l'udienza preliminare.
7 luglio 2006: il gup manda a processo 12 persone, tra cui Berlusconi, e ne proscioglie due.
21 novembre 2006: Comincia il processo davanti alla prima sezione penale del Tribunale.
25 febbraio 2008: il processo si ferma fino al 21 aprile per le elezioni.
26 settembre 2008: il processo viene sospeso dal Tribunale che ha accolto l'eccezione di legittimità costituzionale del Lodo Alfano sollevata dai pm.
16 novembre 2009: dopo la bocciatura del Lodo Alfano riprende il processo che viene però subito rinviato al 18 gennaio.
19 aprile 2010: il processo viene ancora sospeso per una questione di legittimità costituzionale della legge sul legittimo impedimento.
28 febbraio 2011: dopo la bocciatura parziale della legge sul legittimo impedimento il processo riparte.
20 aprile: il Governo solleva il conflitto di attribuzione.
5 ottobre: la Consulta dichiara ammissibile il conflitto di attribuzione.
18 giugno 2012: La Procura chiede pene comprese tra i 3 anni e i sei anni di carcere per gli imputati. Per Berlusconi una condanna a tre anni e 8 mesi.
26 ottobre: Il Tribunale condanna Silvio Berlusconi a quattro anni di reclusione (di cui tre condonati per l'indulto) e assolve Fedele Confalonieri. Per Berlusconi inoltre cinque anni di interdizione dai pubblici uffici. Condannati anche Frank Agrama a 3 anni, Daniele Lorenzano a 3 anni e 8 mesi, Gabriella Galetto a 1 anno e 2 mesi. Gli altri 6 imputati sono sono stati assolti per prescrizione o con formula piena.
18 gennaio 2013: Davanti alla seconda corte d'Appello di Milano, presidente Alessandra Galli, comincia il processo di secondo grado che viene però fermato due volte dai giudici prima per via della campagna elettorale e poi in attesa della decisione della Cassazione sull'istanza di rimessione (presentata il 15 MARZO) respinta il 6 MAGGIO. In entrambi i casi i giudici non hanno sospeso formalmente il dibattimento ma hanno concesso lunghi rinvii dichiarando però la sospensione della prescrizione.
8 maggio: La Corte d'Appello, accogliendo le richiesta del pg, ha confermato la sentenza di primo grado: rimangono i quattro anni di carcere e i cinque di interdizione per Berlusconi.
19 giugno: La Consulta ha respinto il conflitto di attribuzione sollevato nel marzo del 2010 dalla Presidenza del Consiglio in relazione a un'ordinanza con cui i giudici del Tribunale non avevano concesso il rinvio di un'udienza per un legittimo impedimento fatto valere da Berlusconi.
1 agosto: Nuova conferma della pena principale per Berlusconi da parte della Cassazione che però ha rinviato alla Corte d'Appello il procedimento per rideterminare la pena accessoria tra un massimo di tre anni e un minimo di uno. Il processo si aprirà domani, 19 ottobre. Il verdetto si può impugnare.
11 ottobre: Il Cavaliere, tramite la sua difesa, presenta all'ufficio esecuzione della Procura milanese la richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali. L'istanza è stata immediatamente trasmessa al Tribunale di Sorveglianza. (ANSA)
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