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Questo articolo è stato pubblicato il 23 ottobre 2013 alle ore 20:24.

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Il Sud scende in campo contro il decreto sui punti organico firmato dal ministro Carrozza nei giorni scorsi che stabilisce le soglie di turn over negli atenei. Un decreto che sposta verso alcune università del Nord - in media più virtuose sui conti - la possibilità di assumere oltre la soglia del 20 per cento. In cima agli atenei che ne beneficiano di più c'è il Sant'Anna di Pisa di cui è stato rettore l'attuale ministro Maria Chiara Carrozza. Tra i più critici un drappello di deputati pugliesi e il presidente della Puglia Nichi Vendola che parla di atto «premeditato» per aumentare il divario con il Nord. «Obiettivo, ormai esplicito e non più camuffato - spiega Vendola - è demolire le Università meridionali, a cominciare dalla riduzione di fondi o dal decreto mobilità che premia chi va a studiare altrove, fino ad arrivare a quest'ultimo atto». «Noi - aggiunge il governatore della Piglia - ci opporremo con tutte le nostre forze a questo tentativo di cancellazione della cultura nel Mezzogiorno».

Il decreto sui punti organico firmato dal ministro
Il decreto sugli organici 2013 è stato firmato dal ministro Carrozza lo scorso 17 ottobre e ha liberato 445 punti organico, che dovrebbero consentire l'assunzione di quasi un migliaio di ricercatori. Il decreto ribadisce che il turn-over per il personale universitario è stato fissato al 20% delle risorse rivenienti da pensionamenti e cessazioni dell'anno precedente ed applica la norma, introdotta dalla spending review del Governo Monti, in base alla quale il calcolo del 20% del turn over avviene non più per singoli atenei, ma su base nazionale senza porre limiti ai punteggi da assegnare a ciascun ateneo e utilizzando come criterio per i punteggi un indice calcolato sulla base di indicatori quali l'indebitamento, le spese per il personale e, soprattutto, le tasse universitarie. Questo significa che se un ateneo ha pensionato 100 persone, non è detto che ne possa assumere 20, ma altri atenei – in base a una situazione economica migliore - potranno assumere non solo il loro 20% ma anche i posti "liberati" dalle università meno virtuose dal punto di vista dei conti.

L'interrogazione dei deputati pugliesi del Pdl
«Non è possibile che i sacrifici e gli sforzi di risanamento compiuti negli ultimi anni dagli atenei del Sud vadano a favore di quelli del Nord e che il nuovo sistema del turn over previsto dal decreto Carrozza vada a rafforzare chi è forte e ad indebolire chi è debole», scrivono i deputati pugliesi Pdl-Fi, Rocco Palese, Antonio Distaso, Gianfranco Chiarelli, Benedetto Fucci, Roberto Marti, Elvira Savino e Francesco Paolo Sisto in una lettera al ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza. « Ecco quindi che scorrendo la tabella allegata al decreto - rilevano i parlamentari del Pdl - risultano fortemente penalizzati atenei come Bari e Foggia, a meno 66%, e fortemente favoriti altri atenei come ad esempio il Sant'Anna di Pisa l'ateneo di cui proprio il ministro carrozza era Rettore e che, certamente per mera coincidenza, risulta primo in classifica con un turn over possibile addirittura del 964%».

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