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Questo articolo è stato pubblicato il 25 ottobre 2013 alle ore 10:36.

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L'erede al trono d'Inghilterra non ha fretta di diventare re perché si sentirebbe in prigione: questa la veritá sul principe Carlo, secondo i suoi piú stretti collaboratori. A rivelare le intenzioni e i pensieri del primogenito della Regina Elisabetta II é un lungo articolo sulla rivista Time, che ha dedicato la copertina a Carlo con il titolo "Il principe dimenticato". L'autrice dell'articolo, Catherine Meyer, editor-at-large di Time, ha intervistato il principe e cinquanta suoi amici e collaboratori in vista del 65esimo compleanno di Carlo in novembre.

Negli ultimi tempi Carlo ha assunto un ruolo piú visibile, sostituendo la madre a eventi importanti ai quali in passato ha sempre partecipato la regina, che ora ha 87 anni. Il mese prossimo, ad esempio, andrá in Sri Lanka per la riunione dei capi di Governo dei Paesi del Commonwealth, l'associazione che riunisce le ex colonie britanniche nel mondo, e fará una visita ufficiale in India.

Il principe di Galles é giá l'erede al trono che ha dovuto attendere piú a lungo il suo turno nella storia britannica, ma secondo Time la caricatura di un Carlo impaziente di avere la corona in testa non ha alcun fondamento. In realtá il principe di Galles non ha alcuna fretta di sostituire la madre perché teme una limitazione della libertá che gli impedirebbe di fare le cose che gli interessano davvero. Carlo, secondo l'articolo, ha un fortissimo desiderio di «migliorare il mondo» e per questo negli ultimi decenni si é occupato di enti benefici, soprattutto a favore dei giovani, e di ambiente, facendo campagne per salvare le foreste tropicali e promuovendo l'agricoltura biologica molto prima che fosse "di moda". «Da anni e anni ho questo desiderio di migliorare le cose», afferma il principe nell'intervista a Time. «Sento che il mio dovere, piú di qualunque altra cosa, é di preoccuparmi di tutti e delle loro vite in questo Paese e di cercare di migliorare le cose per quanto posso».

La settimana scorsa Carlo in un discorso ai gestori di fondi britannici ha detto che continuare a puntare su guadagni a breve invece di investire su progetti di lungo termine avrebbe condannato i loro nipoti a un «futuro incredibilmente triste». Basta egoismi, bisogna pensare ai posteri: parlando del nipote George, figlio del suo primogenito William e nuovo erede al trono, Carlo ha dichiarato che «é questo quello che veramente importa e la ragione per cui faccio quello che faccio».

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