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Questo articolo è stato pubblicato il 26 ottobre 2013 alle ore 11:56.
L'ultima modifica è del 26 ottobre 2013 alle ore 11:58.

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Nicosia - La Bank Of Cyprus, la maggiore dell'isola, si prepara ai test sulla qualità degli asset che verranno fatti dalla Bce alle 130 banche sistemiche dell'eurozona.
Come? «Gli accantonamenti per far fronte alle sofferenze sono saliti del 441% a 2,30 miliardi di euro», spiega Phivos Stasopolos direttore del corporate banking dell'istituto.
«La Bank of Cyprus dovrebbe essere sottoposta agli stress test della Bce», ammette Constantinos Pittalis, responsabile delle relazioni con gli investirori della Bank of Cyprus. La Bank of Cyprus, il maggior istituto di credito di Cipro, ha chiuso il 2012 con un rosso record di 2,21 miliardi di euro, in crescita del 60% rispetto alle perdite accumulate l'anno precedente.

A preoccupare sono le sofferenze (NPL) in aumento che – secondo Marios Claridis, presidente dell'associazione delle banche cipriote - «sono arrivate al 23% del totale esclusi i crediti garantiti da collaterali». «Tra i rischi del programma di aiuto a Cipro – ci sono secondo la Ue – il protrarsi di una scarsa fiducia nel settore bancario e l'ammontare delle sofferenze bancarie che potrebbero peggiorare le condizioni dell'offerta di credito».
L'"haircut" sui depositi a marzo, costrinse il governo di Nicosia a chiudere tutti gli sportelli bancari dell'isola per quasi due settimane per poi imporre controlli severi dopo la loro riapertura, per evitare che i risparmiatori corressero a ritirare tutti i soldi. Ancora oggi a Cipro è proibito sia incassare assegni che prelevare al bancomat più di 300 euro al giorno e più del 20% delle obbligazioni che scadono con il divieto di trasferire soldi all'estero se non per spese strettamente documentate. «Intanto - dice l'economista Simeon Matsis - i depositi bancari sono scesi dai 72 miliardi di maggio 2012 ai 46 di ottobre 2013 con un saldo negativo di 26 miliardi di euro».

«Quest'anno prevediamo una recessione del Pil dell'8,7 – spiega il ministro delle Finanze, Harris Georgiades - ma speriamo di contenerla al 7%. La Finanziaria presentata al Parlamento prevede tagli delle spese publiche del 10% e un ulteriore sforbiciata agli stipendi statali che porterà la riduzione al 15% complessivo oltre al blocco delle assunzioni». La ricetta dell'austerity è sempre la stessa mentre aumentano le soffrenze bancarie.
Charis, commerciante, ha quattro prestiti da ripagare per un totale di 2mila euro di rate al mese a due banche diverse, la Bank of Cyprus e la greca Elleniki. «Per ora ce la faccio, ma la situazione sta peggiorando», spiega indicando la sede di una società di servizi professionali che ha ridotto del 35% il numero dei dipendenti.

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