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Questo articolo è stato pubblicato il 27 ottobre 2013 alle ore 14:40.
L'ultima modifica è del 27 ottobre 2013 alle ore 17:25.

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La fede non va «imbalsamata» né custodita come un conto in banca. È il doppio messaggio che Papa Francesco lancia durante l'omelia domenicale della messa per la Giornata della Famiglia, celebrata sul sagrato della Basilica Vaticana, davanti a una folla stimata in 100mila persone. Le parole del pontefice suonano come una risposta a chi lo aveva criticato dopo il colloquio-intervista con il nfondatore di Repubblica, Eugenio Scalfari. «L'Apostolo Paolo - ha detto all'omelia - si è opposto decisamente a quanti volevano conservare, imbalsamare il messaggio di Cristo nei confini della Palestina. Per questo ha fatto scelte coraggiose, è andato in territori ostili, si è lasciato provocare dai lontani, da culture diverse, ha parlato francamente senza paura».

Il Papa si è rivolto alle famiglie: «In che modo noi custodiamo la nostra fede? La teniamo per noi, nella nostra famiglia, come un bene privato, come un conto in banca? O sappiamo condividerla con la testimonianza, con l'accoglienza, con l'apertura agli altri?». «La seconda Lettura - dice papa Bergoglio - ci suggerisce un altro spunto: la famiglia custodisce la fede. L'apostolo Paolo, al tramonto della sua vita, fa un bilancio fondamentale: «Ho conservato la fede». «Ma come l'ha conservata? Non in una cassaforte! Non l'ha nascosta sottoterra, come quel servo pigro. San Paolo paragona la sua vita a una battaglia e a una corsa. Ha conservato la fede perché non si è limitato a difenderla, ma l'ha annunciata, irradiata, l'ha portata lontano». «San Paolo ha conservato la fede - aggiunge il Papa - perché, come l'aveva ricevuta, l'ha donata, spingendosi nelle periferie, senza arroccarsi su posizioni difensive».

«Invochiamo la protezione materna di Maria per le famiglie del mondo intero, in modo particolare per quelle che vivono situazioni di maggiore difficoltà. Maria, Regina della Famiglia, prega per noi». Parole con cui Bergoglio ha introdotto la preghiera dell'Angelus al termine della messa conclusiva del grande raduno della famiglie in occasioen dell'Anno della Fede. «Vi ringrazio per la festa di ieri e per la messa di oggi, buona domenica e buon pranzo».

All'Angelus il Papa ha anche letto il testo di una preghiera per le famiglie: «Gesù, Maria e Giuseppe a voi, Santa Famiglia di Nazareth, oggi, volgiamo lo sguardo con ammirazione e confidenza; in voi contempliamo la bellezza della comunione nell'amore vero; a voi raccomandiamo tutte le nostre famiglie, perché si rinnovino in esse le meraviglie della grazia. Santa Famiglia di Nazareth, scuola attraente del santo Vangelo: insegnaci a imitare le tue virtù con una saggia disciplina spirituale, donaci lo sguardo limpido che sa riconoscere l'opera della Provvidenza nelle realtà quotidiane della vita. Santa Famiglia di Nazareth, custode fedele del mistero della salvezza: fà rinascere in noi la stima del silenzio, rendi le nostre famiglie cenacoli di preghiera e trasformale in piccole Chiese domestiche, rinnova il desiderio della santità, sostieni la nobile fatica del lavoro, dell'educazione, dell'ascolto, della reciproca comprensione e del perdono. Santa Famiglia di Nazareth, ridesta nella nostra società la consapevolezza del carattere sacro e inviolabile della famiglia, bene inestimabile e insostituibile. Ogni famiglia sia dimora accogliente di bontà e di pace per i bambini e per gli anziani, per chi é malato e solo, per chi è povero e bisognoso. Gesù, Maria e Giuseppe voi con fiducia preghiamo, a voi con gioia ci affidiamo».

Account da record su Twitter
«Cari Follower ho saputo che siete più di 10 milioni ormai! Vi ringrazio di cuore e vi chiedo di continuare a pregare per me». Ieri sera alle 21,32 - anche grazie al grande raduno delle famiglie in piazza san Pietro in occasione dell'Anno della fede - è stato superato il traguardo dei 10 milioni di seguaci dell'account «@Pontifex» nelle sue 9 lingue.
L'account, voluto da Papa Ratzinger, era stato inaugurato il 12 dicembre scorso in otto lingue. Il 17 gennaio di quest'anno é stato poi aggiunto il latino che subito ha suscitato interesse e un buon seguito.
Circa 3 milioni di follower erano già stati raggiunti il 28 febbraio scorso, giorno della fine del Pontificato di Benedetto XVI. Durante la sede vacante l'account «@Pontifex» é stato sospeso per essere riaperto il 17 marzo, cinque giorni dopo l'elezione di Papa Francesco. E da allora é ripreso un crescendo inarrestabile. Attualmente la lingua più seguita é lo spagnolo con oltre 4 milioni di follower, seguita dall'inglese (oltre 3.129.000) e l'italiano (oltre 1.242.000).
Ma non ci sono solo i seguaci diretti: c'e anche una moltitudione di utenti di Twitter che riceve i tweet di Francesco grazie al fenomeno del re-tweetting: i tweet del Papa vengono «re-tweettati», cioé rilanciati dai suoi «amici» e in questo modo, secondo un calcolo per difetto - come ha osservato monsignor Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali - più di 60 milioni di persone ricevono il tweet del Papa che il presule definisce come «una pillola», «una doccia di spiritualità e di speranza».

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