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Questo articolo è stato pubblicato il 28 ottobre 2013 alle ore 13:53.
L'ultima modifica è del 28 ottobre 2013 alle ore 13:55.

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Renato Brunetta (Ansa)Renato Brunetta (Ansa)

Prima la battuta «Aridateci l'Imu di Monti». Poi la precisazione: «Era solo una battuta». Che a Renato Brunetta, capogruppo Pdl alla Camera, la service tax del Governo Letta non piacesse era noto. Oggi a Mix24 il capogruppo Pdl alla Camera ha spiegato il perché del suo dissenso: «Nel 2012 con Monti abbiamo pagato 24 miliardi di Imu. Nel 2013 se verrà cancellata la seconda rata pagheremo 20 miliardi. Con la service tax di Letta rischiamo di pagare 30 miliardi. Va cambiata, se questa rimarrà usciamo dal Governo. L'Imu deve tornare all'Imu del 2013, la service tax deve essere 20 miliardi di Euro non 30».

Stella polare è l'Imu da 20 miliardi senza prima casa
A seguire la precisazione. «La mia di questa mattina a "Radio 24" era chiaramente una battuta - dice Brunetta - dire "aridateci l'Imu di Monti" è un paradosso proprio perché il Pdl come partito ed io come politico mi sono sempre battuto contro quella tassazione sulla casa che giudicavo e giudico iniqua e ingiusta». E aggiunge ancora: «È chiaro che per il Pdl la stella polare resta l'Imu del 2013, i 20 miliardi, senza tassare la prima casa, la battaglia che abbiamo condotto dapprima in campagna elettorale e successivamente al governo e in Parlamento. La battuta sull'Imu di Monti, ripeto, era solo un paradosso, e tale spero rimanga».

Patrimoniale sbagliata
Nell'intervista a Radio 24 Brunetta parla anche del Fondo Monetario: «Il Fmi suggerisce per l'Italia una patrimoniale del 10% sui conti correnti? Mai seguire il Fmi che dice tante balle. Poi soprattutto quando il Fmi viene seguito da De Benedetti, peggio mi sento».

No a eccezioni per Bankitalia
Commentando la norma che nel Ddl Stabilità che esclude la Banca d'Italia dal blocco della contrattazione salariale.Brunetta ha sottolineato il suo dissenso: «No pasaran. Già venti anni fa mi opposi a questa eccezione della Banca d'Italia, e vinsi allora. Penso di rivincere. Non sono i figli dell'oca bianca».

Sì alla privatizzazione della Rai
Quanto all'ipotesi privatizzazione della Rai, evocata dal ministro Saccomanni dice: «Sono d'accordo con gli italiani che tempo fa in un referendum votarono per la privatizzazione progressiva della Rai». Quanto alla polemica sugli stipendi sui conduttori Rai, assicura «Vespa guadagna 6 milioni. Vespa è come Fazio, è inaccettabile. I milioni di Fazio sono come quelli di Vespa».

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