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Questo articolo è stato pubblicato il 29 ottobre 2013 alle ore 13:56.
L'ultima modifica è del 29 ottobre 2013 alle ore 16:26.

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Oggi il Bosforo, uno dei passaggi navali più trafficati e meravigliosi al mondo, si fa più stretto. Ankara ha deciso di celebrare i 90 anni dalla fondazione della Repubblica - creata nel 1923 da Mustafa Kemal Ataturk, il padre della Turchia moderna - inaugurando 'Marmaray', uno dei numerosi progetti faraonici del premier islamico moderato Recep Tayyip Erdogan per Istanbul, il primo tunnel sotto il Bosforo che consentirà di attraversarlo in 4 minuti in treno fra Asia ed Europa.

In programma Erdogan prevede la costruzione di un terzo ponte sul Bosforo, un terzo mega-aeroporto sulla sponda asiatica e il canale Istanbul, un tracciato parallelo e molto contestato al Bosforo che partirà dal Mar Nero per arrivare al Mediterraneo per alleggerire quello naturale. Ma torniamo al tunnel ferroviario che è stato realizzato in collaborazione con il Giappone, che ha fornito tecnologia e finanziamenti ed è costato oltre 3 miliardi di euro.

Alla cerimonia inaugurale del tunnel, la prima "Manica" sotto il Mediterraneo, ha partecipato accanto al presidente turco Abdullah Gul e a Erdogan anche il premier giapponese Shinzo Abe che dopo pochi mesi si ripresenta ad Istanbul anche per cercare di vendere tecnologia per le future centrali nucleari turche. La galleria sotto il Bosforo è la più profonda del mondo sott'acqua, è in alcuni tratti a meno 62 metri dalla superficie. È lunga 14 chilometri, di cui 1,4 sott'acqua. È previsto che consenta il passaggio fra le sponde europea e asiatica di Istanbul ogni giorno di circa 1,5 milioni di pendolari, dando sollievo al traffico della megalopoli sul Bosforo che conta 17 milioni di abitanti, di cui più della metà abitano in Asia, e il 90% lavora in Europa.

Il tunnel riunirà la linea di trasporto su rotaia suburbana tra le due rive della capitale turca, collegandola a metrò e treni pesanti e formando un unico passante di 76,3 km tra i capolinea di Gebze e Halkali.
Tutto a prova di terremoto: il condotto, a soli 18 chilometri dalla Faglia Anatolica Settentrionale, ad alto rischio sismico, è stato reso flessibile per resistere ai sisma. I lavori sono iniziati nel 2005, e sono stati poi rallentati dalla scoperta di innumerevoli tesori archeologici. La sua realizzazione, prevista per il 2008, è stata ritardata di ben 5 anni per la scoperta, nel 2005, di un porto d'epoca bizantina (IV secolo) proprio all'imbocco del tunnel, a Yenikapi, sul lato europeo di Istanbul opposto a Uskudar, dove i treni si connetteranno alla linea metropolitana.

L'idea di un tunnel sotto il Bosforo è nata 150 anni fa, ai tempi del sultano Abdulmedjid. I primi progetti sono stati presentati da architetti francesi, britanni e americani nel 1981, sotto Abdulhamid II. Ma problemi tecnici e poi finanziari hanno imposto continui rinvii al progetto.
Negli ultimi giorni voci critiche si sono levate per denunciare rischi per la sicurezza della megagalleria, realizzata in un'area a forte probabilità sismica, e inaugurata, affermano, troppo frettolosamente in vista delle elezioni comunali di marzo che rischiano di diventare un referendum su Erdogan e la sua leadership, giudicata da molti turchi anche nel partito Akp, troppo autoritaria, soprattutto dopo la dura repressione delle proteste giovanili di Gezi Park.

Secondo la Camera degli Architetti e degli Ingegneri di Istanbul (Tmmob) il tunnel sotto il Bosfoor, che sbuca poco lontano fra l'altro non avrebbe un sistema elettronico di sicurezza e rischierebbe l'allagamento in caso di rottura di una porzione. Le critiche sono state respinte dal ministro dei trasporti Binali Yildirim, secondo il quale il tunnel sarà «il posto più sicuro di Istanbul».

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