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Questo articolo è stato pubblicato il 29 ottobre 2013 alle ore 16:30.

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La battaglia della Bce per rilanciare l'economia dell'eurozona non basta per l'Italia. E in Italia sarà una battaglia persa se non si affronta il problema fondamentale dell'invecchiamento della popolazione. A mettere il dito nella piaga è un blog di Allen Mattich sul Wall Street Journal – "In Italia, la Bce combatte la demografia" – che indica al Belpaese una soluzione da manuale: più immigrati e più bambini.

"Nessun altro Paese dell'eurozona meglio dell'Italia mette in evidenza le difficoltà che affronta la Bce", scrive Mattich. Tassi d'interesse vicini allo zero stanno finalmente cominciando ad aiutare gli esportatori italiani, ma "la debole domanda interna rimane un freno per il resto dell'Italia imprenditoriale". Per di più, una "brutta" demografia e una politica "tossica" rendono difficile rafforzare l'economia italiana.

Qualcosa di buono c'è: l'indice di fiducia delle imprese manifatturiere in ottobre è aumentato a quota 97,3 e dopo anni di deficit, la bilancia dei pagamenti sarà grossomodo in pareggio quest'anno e in leggero attivo il prossimo anno.

Ma se tra gli esportatori il clima è migliorato, lo stato d'animo generale del mondo imprenditoriale rimane "alla meglio contrastato".

"La domanda interna rimane una preoccupazione", sottolinea Mattich, citando la tendenza al ribasso dell'inflazione: mentre a gennaio l'indice dei prezzi al consumo su base annua era del 2,4%, a settembre il tasso è sceso allo 0,9%. In parte ciò dipende dalla debole domanda di consumo.

I prestiti bancari alle famiglie e alle imprese non finanziarie è in calo costante da oltre un anno. In parte la contrazione del credito deriva dai problemi irrisolti del settore bancario, ma "la domanda di credito tende anche a essere debole se ci sono scarse prospettive di crescita". E la turbolenta politica italiana è "un ulteriore ostacolo".

"Ma l'economia italiana – osserva Mattich - si dibatte in un problema ancora più fondamentale: la popolazione del Paese invecchia sempre più". L'Italia è seconda solo al Giappone per l'età media della propria popolazione. Secondo alcuni economisti – continua - la demografia del Giappone è sostanzialmente il motivo dietro alla sua lotta ventennale con la deflazione e la bassa crescita economica.

"Se ciò è corretto", conclude Mattich, "allora la Bce affronta una simile battaglia perdente in Italia, a meno che non possa in qualche modo incoraggiare gli italiani ad aumentare l'immigrazione nel breve termine e a fare più bambini nel lungo termine".

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