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Questo articolo è stato pubblicato il 30 ottobre 2013 alle ore 07:23.
L'ultima modifica è del 31 ottobre 2013 alle ore 18:04.
Il troppo stroppia, sia quando si chiama deficit che quando si chiama surplus. Che poi, all'interno di una stessa area valutaria, sono due facce della stessa medaglia. Le regole europee parlano chiaro: la Mip (Macroeconomic imbalance procedure) prevede che il surplus delle partite correnti di un Paese europeo non può superare il 6% del Prodotto interno lordo sulla media degli ultimi tre anni mentre il deficit (non quello di bilancio pubblico ma sempre delle partite correnti) non può andare più giù del 4%.
La Mip consente alla Commissione e al Consiglio di adottare raccomandazioni preventive ai sensi dell'articolo 121.2 del Trattato sul funzionamento dell'unione europea. Il Mip prevede anche un meccanismo correttivo che si applica nei casi più gravi : una procedura per squilibri eccessivi (Eip) può essere aperta per uno Stato membro, se si trova a sperimentare gli squilibri eccessivi ai sensi del regolamento di Mip.
Ebbene, questa tabella offre uno spaccato di quanto sia divisa e squilibrata oggi l'Eurozona. Talmente squilibrata che la Germania ha sforato la soglia limite del 6% mentre i Paesi dell'area periferica sono per molti trimestri in territorio negativo. E considerando che la Germania genera il 52% del Pil sulla base delle esportazioni e che la maggior parte di queste è indirizzata proprio verso i partner/competitor europei questo vuol dire che il gioco a somma zero che dovrebbe essere in teoria quello del commercio all'interno di un'area valutaria perfetta si trasforma per molti Paesi in un gioco a somma negativa (considerando anche gli effetti negativi dell'austerity che viene praticata più sui Paesi importatori rispetto a chi riesce a "vincere" sugli altri esportando di più).
È come se tutti i Paesi facessero parte di uno stesso lago diviso in 17 parti con qualcosa che si è inceppato nella diga e che in uno di questi Paesi finisca più acqua, sottratta agli altri Paesi che anno dopo anno si avvicinano pericolosamente alla siccità.
Metafore a parte, all'Eurozona sta accadendo qualcosa di simile. Vediamo perché.
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