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Questo articolo è stato pubblicato il 30 ottobre 2013 alle ore 13:11.

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Il sistema dell'intelligence Italia finisce sotto l'esame del governo. Domani si riunisce il Cisr (comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica), una sorta di Consiglio dei ministri ristretto e destinato alle questioni di sicurezza nazionale. Convocato ieri dal presidente del Consiglio, Enrico Letta, d'intesa con il sottosegretario con delega all'intelligence, Marco Minniti, saranno presenti anche i titolari di Interno, Difesa, Economia, Esteri, Sviluppo Economico, Giustizia.

Il Datagate, del resto, non è solo questione internazionale, di rapporti tra i singoli Stati e gli Usa, con l'Unione europea che tenta di scendere in campo: è anche affare di casa nostra. Ognuno scommette sulla durata dello scandalo, molti sperano con ardore che si spenga il prima possibile. Gli effetti, infatti, potrebbero essere dirompenti – e le scosse già ci sono state - rispetto ai rapporti e agli equilibri istituzionali, ma anche operativi, consolidati nel tempo ma sempre delicati.

Nel concreto, però, il focus chiesto da Letta è anche un'occasione preziosa non solo per gli accertamenti sul caso ma anche per una valutazione più ampia. Una misura aggiornata dell'efficienza, della capacità operativa e informativa, dei risultati e degli assetti in atto, delle risorse umane e finanziarie impegnate bene o male. L'episodio dei gadget distribuiti a San Pietroburgo con la potenziale minaccia di virus spia – si parla di 300 tra pen drive e altri oggettini che potrebbero catturare dati – non è stato esaltante: il pericolo ce lo hanno segnalato i servizi tedeschi.

Le relazioni tra servizi di informazione e sicurezza italiani e americani è tema che riguarda il Dis (dipartimento informazioni e sicurezza), guidato dall'ambasciatore Giampiero Massolo; l'Aisi (agenzia informazioni e sicurezza interna), condotta dal generale dell'Arma Giuseppe Esposito; ma soprattutto l'Aise (agenzia informazioni e sicurezza esterna), diretta dal generale dell'Esercito Adriano Santini. Il sottosegretario Minniti si è esposto senza limiti, in pubblico, per garantire l'affidabilità e la lealtà della nostra intelligence. Ma nelle verifiche riservate sulle amministrazioni nulla può essere escluso a priori. Anche perché va distinto il campo delle relazioni istituzionali con l'alleato Usa, comprese quelle coperte da segreto di Stato: un profilo indiscusso, se non è un caso che anche il governo Letta ha riproposto il conflitto di attribuzioni con la corte d'Appello di Milano, davanti alla Corte Costituzionale, sul caso Abu Omar. Altro è, invece, scoprire – se non casi di infedeltà - forzature o quantomeno lati deboli, anche soltanto sul piano tecnologico, nella relazioni tra noi e gli americani.

Non è un accertamento facile anche perché del potere informativo della Nsa (National security agency) parlava addirittura l'ammiraglio Fulvio Martini, indimenticato e straordinario direttore del Sismi dal 1984 al 1991. Certo è che la verifica complessiva non può che riguardare uomini e mezzi. Del resto, nel bailamme delle dichiarazioni di questi giorni è stato il capo del Dipartimento di Ps, Alessandro Pansa, a far notare molto sommessamente che Datagate è «un caso di infedeltà, non di violazione dei sistemi informatici». In gergo, resta insuperabile la prevalenza della humint (human intelligence) sulla sigint (signal intelligence). Ma se la messa a punto del nostro sistema di intelligence passa anche per la valutazione degli uomini, non si può escludere in tempi più o meno rapidi qualche cambio in arrivo. Non tanto di Massolo, stimato da Letta, o di Esposito – le intercettazioni Aisi prima della manifestazione di Roma del 19 ottobre sono state preziose per organizzare le forze dell'ordine pubblico – ma di Santini, nominato all'Aise dal governo Berlusconi e in scadenza nel febbraio prossimo. La nomina di un suo sostituto non è, al momento, all'ordine del giorno. Ma non si può nemmeno escludere che Datagate, soprattutto se avrà altri sviluppi, imprima un'accelerazione anche sul ricambio del vertice della nostra agenzia informativa all'estero.

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