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Questo articolo è stato pubblicato il 05 novembre 2013 alle ore 12:58.
L'ultima modifica è del 05 novembre 2013 alle ore 13:03.

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Tra voci e smentite, l'ipotesi di una discesa in campo di Marina Berlusconi spinge la stampa francese a interessarsi della figlia maggiore del Cavaliere. E non lo fa in termini lusinghieri. Dopo il ritratto pubblicato a Ognissanti da Le Monde, che la definisce "figlia di papà", è la volta del Nouvel Observateur con un articolo di Marcelle Padovani, "Marina Berlusconi, sulle orme di papà".

Per i sondaggi, spiega il Nouvel Obs, Marina Berlusconi è "una risorsa" del centro-destra italiano. "Ma Silvio Berlusconi è davvero pronto a designare un successore?".

Soprannominata "La Cavaliera", munita di un'eredità "che fa sognare" (stimata 9 miliardi e 400 milioni di euro), Marina Berlusconi è sotto i riflettori da una decina d'anni, soprattutto dopo che è diventata presidente della holding Fininvest, si legge sul Nouvel Obs. Padovani è tagliente nel descriverla: "E' dunque una figlia di papà, senza nessun merito personale", ha abbandonato gli studi universitari al primo anno, sia in Diritto che in Scienze politiche, senza arrivare alla laurea. "E quelli che hanno avuto occasione di intervistarla sono stati generalmente sorpresi dalla mancanza di spessore dei suoi discorsi". "Ma che importa. Il suo nome vale tutti i certificati, tutti i diplomi e tutti i passaporti".

Marina Berlusconi – continua - è anche alla testa della Mondadori, "una vera manager dunque", che la rivista Forbes ha piazzato nel 2010 al 49.mo posto tra le donne più potenti del mondo.

Dei cinque figli di Berlusconi, "è lei che resta più vicina a suo papà", lo difende "col massimo del vigore" e "potrebbe ambire a diventare il suo successore". Anche in politica. Lo stesso Berlusconi, nota il Nouvel Obs, nei momenti di depressione ha lasciato filtrare la nuova candidatura di sua figlia. Idea sulla quale si sono gettati i media e i "lealisti" del Pdl che, per paura del vuoto che lascerebbe Berlusconi, "vorrebbero salvare dal naufragio almeno il suo nome e caldeggiano una successione dinastica". Per loro, "Ne va della sopravvivenza del movimento", che d'altra parte si chiamerà di nuovo Forza Italia.

Stando a un recente sondaggio, ricorda il Nouvel Obs, il 65% degli elettori del centro-destra vorrebbero Marina come leader. "Ma lei continua a dire no" e lo ha ribadito in un comunicato ufficiale il 28 ottobre.

La novità – sottolinea Padovani – è che questo comunicato sembra quasi totalmente avallato dal papà, che in un libro di Bruno Vespa ha affermato: "Marina è una leonessa, ma sono io che resto il timoniere. In caso di elezioni anticipate, sento il dovere di impegnarmi direttamente. Nessuno può togliermi il diritto di restare alla testa del movimento che ho fondato".

Il Nouvel Obs attira l'attenzione sulle "contraddizioni" del Cavaliere: stretto tra la sentenza del 1.mo agosto che determinerà la sua decadenza da senatore, ma desideroso di "continuare a condizionare la vita politica" italiana, "ora lancia la candidatura di sua figlia, ora la smentisce". Ma - conclude l'articolo – il vero problema resta: "Il Cavaliere si rassegnerà o no alla sua decadenza? Che abbia o no un successore dinastico".

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