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Questo articolo è stato pubblicato il 05 novembre 2013 alle ore 06:45.

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Il colosso europeo del voli low-cost Ryanair ha lanciato ieri il secondo profit warning in due mesi, annunciato la prima flessione degli utili degli ultimi cinque anni e comunicato una serie di novità mirate a rinnegare, a favore di un miglioramento del servizio, un modello di business che fino a oggi è sempre stato all'insegna della frugalità più spinta.
La compagnia irlandese stima che nell'anno fiscale che si concluderà il prossimo 31 marzo i profitti oscilleranno tra 500 e 520 milioni di euro, in calo rispetto ai 570 milioni previsti. Tra i fattori che hanno spinto la prima compagnia aerea europea per numero di passeggeri a rivedere le stime c'è un'indebolimento della domanda, destinata far calare di circa il 10% le tariffe aeree del quarto trimestre.
«Fatevene una ragione: là fuori c'è un clima dei prezzi più debole del solito. Ma a qualunque livello calino le tariffe, saranno comunque significativamente più basse di quanto si possano permettere i nostri concorrenti», ha detto il ceo di Ryanair Michael O'Leary. Il fondatore della compagnia ha aggiunto che si aspetta che la flessione dei prezzi sarà temporanea e che solo un calo «catastrofico» delle tariffe nel prossimo anno potrebbe spingere Ryanair a rivedere i suoi piani per un buyback azionario entro fine 2015. Per affrontare il rallentamento invernale del business, la compagnia intende lasciare a terra fino a un massimo di una settantina di aerei.
Nonostante il profit warning, Ryanair continua a godere di una salute invidiabile rispetto alla maggior parte dei suoi competitor europei. Lo scorso anno ha chiuso il bilancio con un attivo di 569 milioni di euro e nei primi sei mesi del 2013 ha visto crescere gli utili dell'1% e il fatturato del 5% a 3,26 miliardi di euro grazie a 49 milioni di biglietti staccati.
La conferenza stampa di ieri è stata anche l'occasione per annunciare dei cambiamenti al modello di business di Ryanair destinati a incrinare l'ortodossia low-cost che ha sempre contraddistinto una compagnia per la quale i prezzi bassi sono sempre stati più importanti della qualità del servizio.
A partire da febbraio, per esempio, tutti i posti a bordo dei voli Ryanair saranno assegnati: chi pagherà 5 euro potrà continuare a scegliere dove sedere, gli altri si vedranno dare un posto automaticamente. Non solo. La compagnia volerà anche su scali primari e i passeggeri potranno portare a bordo un secondo piccolo bagaglio a mano in aggiunta a quello attualmente consentito e le penali per chi chiederà la ristampa della carta d'imbarco saranno più basse. Il titolo Ryanair ieri ha chiuso in calo del 12,6%, trascinando verso il basso anche easyJet (-5,1%).
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