Ecco come cambierà il lavoro di chi ci cura
L'aggiornamento degli Accordi collettivi nazionali di medici di famiglia, pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali alle novità introdotte dalla legge Balduzzi. Ma anche una revisione delle indennità, dei diritti sindacali e dei modelli. Tutto a costo zero. Come anticipato sul Sole-24 Ore Sanità di questa settimana (VEDI), è praticamente pronto l'atto di indirizzo per il rinnovo delle convenzioni dei medici di base con il Servizio sanitario nazionale. Che attende solo l'ok ufficiale dei governatori - che naturalmente potranno correggere il testo - rispettando anche se possibile la tradizionale contemporaneità con gli atti di inidirizzo in via di elaborazione per il rinnovo normativo dei contratti per poi tornare al Comitato di settore per l'approvazione definitiva.
di Manuela Perrone
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Il capitolo più insidioso è forse proprio quello del compenso. L'idea dei tecnici regionali è quella di rivedere tutte le indennità e gli incentivi finora erogati per le associazioni, l'informatica e i collaboratori di studio per finanziare i fattori produttivi delle nuove forme associative (le Aft, aggregazioni funzionali territoriali, e le Uccp, unità complesse di cure primarie), come legge Balduzzi comanda. Gli Accordi dovranno individuare requisiti, tempi e modi con cui le Regioni provvederanno alla dotazione di Aft e Uccp ma ancora una volta senza oneri aggiuntivi.
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