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Questo articolo è stato pubblicato il 06 novembre 2013 alle ore 06:45.

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ROMA
Missione «made in Italy» per la Marina militare. La portaerei Cavour salperà dal porto di Civitavecchia il 13 novembre insieme alla fregata Bergamini, l'unità di supporto Etna e il pattugliatore classe «Comandanti». Un viaggio di sei mesi tra Africa e golfo Arabico per promuovere le aziende italiane, dare assistenza umanitaria, sviluppare le attività antipirateria. L'idea del capo di stato maggiore della Marina, Giuseppe De Giorgi, è operativa. «Mettiamo in vetrina il sistema Italia - sottolinea il ministro della Difesa Mario Mauro - gli Stati che visitiamo sono potenze emergenti e partner nella gestione della politica di sicurezza nazionale». Delle spese per la campagna navale, quelle di personale (7,3 milioni) sono a bilancio Difesa ma gli altri 13,35 milioni – di cui 10,5 di carburante - sono sostenuti da sponsor e partner. E il capo di Stato Maggiore della Difesa, Luigi Binelli Mantelli, fa notare che «tutte le operazioni militari hanno un costo, ma sono anche un investimento per il Paese». Partecipano anche i ministeri dello Sviluppo economico, Beni culturali e, in primis, gli Affari esteri e l'Ice. C'è poi una lunga lista di grandi industrie private, non solo del settore difesa: Eni, Finmeccanica, Fincantieri, Federlegno Arredo, Gruppo Beretta, Piaggio Aereo, Pirelli, tra le altre.
Nel corso dell'intera attività navale sarà presente Expo 2015. Sulla portaerei della Marina, nell'hangar, ci sarà un'ampia area espositiva. I Paesi toccati dal viaggio saranno 18 - una scheda del programma è già stata inviata a tutte le ambasciate - tra cui il Kenya, il Mozambico, il Sud Africa, l'Angola, la Nigeria, il Marocco e l'Algeria. In Mozambico, in particolare, è in corso di definizione un accordo di cooperazione nel settore della Difesa che può fare il paio in un'area di alto valore strategico per l'Eni dopo la recente scoperta di ingenti giacimenti di gas. Il 2 dicembre e il 18 dicembre, poi, la missione sarà ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, e a Doha, in Qatar, nelle date delle rispettive feste nazionali. Una missione, insomma, unica nel suo genere: «Un biglietto da visita altamente qualificato all'estero» sottolinea De Giorgi. Ma Giampiero Scanu (Pd) considera la missione «alquanto insolita» e chiede a Mauro di riferire in commissione Difesa.
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