Dalla Tasi agli aiuti antipovertà , ecco le modifiche
2. LAVORO / Giovannini rilancia gli aiuti anti-povertàLAVORO / Giovannini rilancia gli aiuti anti-povertà
di Cl. T.
Se gli 1,5 miliardi di euro previsti nel ddl stabilità sono troppo pochi per il taglio del cuneo fiscale a vantaggio dei lavoratori, allora cambiamo strategia: «Utilizziamoli per chi è veramente in uno stato di grave contrazione economica. Con 1,5 miliardi dimezzeremo, portandoli al 50%, tutti coloro che sono sotto la soglia di povertà». La proposta è «provocatoria», ma a rilanciarla è direttamente il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini.
Ed essendo un intervento diretto a persone che «hanno una forte propensione al consumo, sarebbe anche di stimolo per la crescita», incalza il ministro. Che tenta così di "sparigliare" visto che i partiti di maggioranza sono divisi sulle modifiche da apportare al cuneo. Con il Pd che chiede di limitare gli sgravi fino a redditi di 28mila euro, ed elargire i 200 euro di risparmio in una unica soluzione. Il Pdl, da un lato, vorrebbe raddoppiare il plafond previsto (per aumentare i benefici). Ma ha anche proposto, con l'ex ministro Maurizio Sacconi, di trasferire l'intero onere dei 5 miliardi per la riduzione del cuneo fiscale alla detassazione dei salari di produttività, definiti da accordi aziendali o interaziendali. Sempre sul fronte lavoro, il relatore Giorgio Santini (Pd) propone una franchigia Irap più diffusa per le Pmi; il ministero del Lavoro potrebbe aprire sulla possibilità di allungare i tempi per l'aumento contributivo per i professionisti previsto dalla Fornero. Sullo sfondo resta il nodo delle maggiori semplificazioni contrattuali per «Expo» (su cui preme il Pdl); e i 330 milioni per i sussidi in deroga 2013 (finora mai stanziati - ma c'è l'impegno del governo a recuperarli).
Cl. T.
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