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Questo articolo è stato pubblicato il 12 novembre 2013 alle ore 15:37.
L'ultima modifica è del 12 novembre 2013 alle ore 17:33.

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Mentre il feeling con il caffè Nespresso sembra destinato a continuare per altri anni, (anche per ovvie clausole contrattuali) non si può dire lo stesso per l'innamoramento di George Clooney per Tesla.

L'attore americano in un'intervista alla rivista Esquire dichiara senza mezzi termini la sua delusione per l'auto acquistata, un modello Roadster ore fuori produzione, di cui si è sbarazzato lo scorso anno in un'asta benefica riuscendo a racimolare solo 99mila dollari rispetto ai 125mila richiesti: «Nel 2008 sono stato tra primi quatttro gatti che l'hanno comprata, ma non ha mai funzionato». Il commento lapidario è stato ripreso da molti media americani visto che arriva in un momento critico per l'azienda di Elon Musk.

Proprio pochi giorni fa il titolo della la casa automobilistica è precipitato in Borsa a causa del terzo rogo in due mesi, accaduto in Tennessee, fortuito e non imputabile a difetti costruttivi, di una delle sue ammiraglie elettriche Model S. Di certo meno infiammabili di qualsiasi auto con 80 litri di benzina nel serbatoio. Il titolo ha lasciato sul terreno il 14% arrivando a quota 139 dollari. Va detto che il valore dell'azienda si sta sgonfiando dopo aver toccato i 200 dollari per azione e una capitalizzazione di borsa prossima ai 20 miliardi e che ora si attesta a 17 miliardi di dollari. Comunque una cifra enorme se si mette in relazione all'effettivo ruolo industriale della casa automobilistica.

Ieri comunque il titolo ha guadagnato un altro 5%. Vedremo se sul mercato si farà sentire l'effetto Clooney. A due ore dall'apertura delle contrattazioni le azioni perdono il 5%. (l.b.)

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