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Questo articolo è stato pubblicato il 12 novembre 2013 alle ore 11:25.
L'ultima modifica è del 12 novembre 2013 alle ore 11:34.

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Condannati a 10 anni e 8 mesi e a 9 anni e 4 mesi di reclusione Alfredo Cospito e Nicola Gai, i due anarco-insurrezionalisti torinesi riconosciuti colpevoli dell'attentato all'amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, gambizzato il 7 maggio 2012. La sentenza del processo, celebrato a Genova con rito abbreviato, è stata emessa stamattina. Il giudice per le udienze preliminari Annalisa Giacalone ha riconosciuto l'aggravante della finalità di terrorismo, aderendo all'impostazione e alle richieste dei pubblici ministeri Nicola Piacente e Silvio Franz, che avevano chiesto 12 anni per Cospito e 10 anni per Gai.

I due anarchici, che durante la precedente udienza avevano tentato di leggere in aula due documenti in cui rivendicavano l'attentato e ne ricostruivano la dinamica e l'organizzazione, non erano presenti in aula alla lettura della sentenza. In una memoria depositata in tribunale, Adinolfi ha negato di aver detto ai due attentatori: "Bastardi, so chi vi manda", subito dopo essere stato gambizzato, come affermato da Cospito e Gai nei due documenti che erano stati acquisiti dal gup.

Soddisfazione per la sentenza è stata espressa dalla parte civile e dall'avvocatura dello Stato. Il legale di Adinolfi ha riferito che il suo assistito "si aspettava da parte dello Stato una risposta come questa".

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