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Questo articolo è stato pubblicato il 14 novembre 2013 alle ore 21:32.
L'ultima modifica è del 15 novembre 2013 alle ore 00:02.

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«Mi dispiace molto per chi ha subito danni per questa storia». Lo ha detto Giulia Ligresti a proposito dei piccoli azionisti danneggiati dalla vicenda Fonsai, nel corso di una intervista di Bruno Vespa che va in onda stasera a Porta a Porta. «Anche noi - ha ricordato - eravamo azionisti della società e questo importante aumento di capitale ha danneggiato tutti».

«Mio padre - ha aggiunto - era molto anziano e aveva perso la sua energia e uno degli errori è stato quello di non essere riusciti a traghettare la società in quel momento così difficile». A Vespa che le chiede se non si sia peccato di qualche mania di grandezza risponde di aver «cercato da tempo di contenere e diminuire le spese e di fare risparmi in tutti i sensi nella società, ma non è stato quello il vero problema».

Giulia a proposito del carcere ha aggiunto «è stata un'esperienza durissima ma umanamente molto forte. Ho conosciuto persone meravigiose volontari, detenute...».
Ma ha pensato al suicidio? «Non ci ho pensato concretamente, ma le assicuro che é una condizione molto molto dura», ha risposto.

E a proposito del coinvolgimento del ministro Annamaria Cancellieri, la Ligresti spiega: «Mi dispiace moltissimo. Che persone che in qualche modo mi sono state vicine e hanno cercato di aiutarmi in momenti di grandissima difficoltà abbiano avuto dei guai, mi è davvero dispiaciuto. Ripeto: in alcuni momenti ho pensato che non valesse la pena di resistere».

E ancora: «L'esperienza del carcere mi ha fatto capire che anche senza andare lontani, come già facevo in africa e in Afghanistan, c'è molto da fare per aiutare gli altri. Se mi verrà data la possibilità mi piacerebbe occuparmi di detenuti».

Ma lei che cosa pensa di come la ritraggono, ricca e viziata? «Non mi sarei simpatica affatto. Ma la descrizione che fanno spesso e volentieri non corrisponde affatto a quello che sono. Io non mi ci riconosco ma soprattutto non si riconoscono i miei figli. Uno dei motivi per cui ho accettato l'intervista è che anche i miei figli mi hanno chiesto di raccontare com'è davvero la loro mamma».

Ligresti si dice infine dispiaciuta per i danni subiti dagli azionisti di Fonsai: «Ma anche noi siamo azionisti e l'importante aumento di capitale del 2011 ha danneggiato tutti».

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