Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 14 novembre 2013 alle ore 07:23.

My24

In Italia è forte l'allarme per il deficit di finanziamenti alla ricerca. Non altrettanto decisa è la consapevolezza della loro traduzione in nuove imprese, prodotti e servizi innovativi che abbiano successo sui mercati. Eppure, è nell'esecuzione imprenditoriale la differenza tra creatività e innovazione.
L'indicatore di output dell'innovazione, messo a punto dalla Commissione Europea fotografa la relazione fra investimenti in ricerca e loro frutti sul mercato. L'Italia si trova a metà classifica (al 17° posto, preceduta da Austria, Ungheria e Slovenia e seguita da Cipro) tra la testa (Svezia, Germania, Irlanda e Lussemburgo) e la coda (Polonia, Croazia, Portogallo, Lettonia, Lituania e Bulgaria) dei Paesi dell'Unione. Ottengono prestazioni migliori delle nostre anche Regno Unito (9° posto) e Francia (10°).
Il territorio della ricerca & innovazione è attraversato da un fiume che separa la sponda R dalla riva I. L'Italia è a metà del guado. In futuro, se e quando avremo una calamita che attragga più investimenti esteri, potremmo contare sulla forza propulsiva delle imprese che appartengono al club dell'eccellenza mondiale per l'innovazione. Le Magnifiche dieci del 2012 sono state, secondo Booz & Company, in ordine decrescente: Apple, Google, Samsung, Amazon, 3M, General Electric, Microsoft, Ibm Tesla Motors, e Facebook. Una classifica che riflette l'importanza crescente delle imprese orientate verso l'economia digitale. Alle quali va aggiunta Intel col suo braccio operativo del capitale di rischio, Intel Capital, il cui portafoglio ha un valore di 1,5 miliardi di dollari impiegati in molte aziende. Da quando è stata fondata nel 1991, Intel Capital ha investito 11 miliardi di dollari in 1.320 start-up: le grandi imprese innovative e globalizzate hanno cambiato pelle – non più multinazionali, ma ecosistemi imprenditoriali che partoriscono nuove imprese.
In attesa che arrivino più investimenti esteri in Italia, come colmare il gap? Seconda potenza europea nella manifattura, l'Italia è un terreno fertile per lo sfruttamento delle tecnologie digitali nei vari rami manifatturieri e per alleanze lungo le principali rotte commerciali verso cui convergono i flussi delle idee innovative e le correnti dei talenti d'impresa. Serve un ponte assimilabile alla Via della Seta lungo la quale transitarono un tempo idee, invenzioni, tecnologie e imprenditorialità innovativa. Ad attraversare il ponte che dall'idea di partenza sbocca nell'esecuzione imprenditoriale, saranno i nostri nativi digitali – la generazione del Millennio nata e cresciuta con le tecnologie digitali come computer, Internet, telefoni cellulari, tablet. Mentre costruisce il ponte, il Paese dovrà investire nella digitalizzazione dei suoi giovani. Oggi, l'Itu, agenzia dell'Onu per le telecomunicazioni, e il Georgia Institute of Technology stimano per l'Italia 4 milioni di nativi digitali, il 7% circa della popolazione e il 68% della fascia compresa tra i 15 e i 24 anni – 30 punti percentuali sotto la quota attribuita ai Millennial americani, scandinavi e giapponesi.
Il valore italiano dell'innovation output non può che essere favorito dalle 1.227 start-up innovative rilevate dal Who's Who dell'ecosistema start-up italiano, realizzato da Italia Startup e dagli Osservatori del Politecnico di Milano, e salite a 1.304 al 5 novembre secondo i dati di Infocamere. Sono queste le imprese che cercano di attrarre i talenti offrendo migliori retribuzioni e ambienti lavorativi ad alto tasso d'imprenditorialità. Sono le start-up i motori di trasmissione delle idee dall'input della ricerca all'output imprenditoriale. Ad esse si si deve il contagio imprenditoriale, essendo più frequente la possibilità di diventare imprenditore tra chi viene a contatto con i nuovi fondatori d'impresa. L'effetto contaminazione è in moto. Lo accelerano iniziative come Adottup di Banca Intesa che lega start-up e piccola e media impresa.
piero.formica@gmail.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi