Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 14 novembre 2013 alle ore 15:54.

My24
(Afp)(Afp)

La crisi fa crollare la fiducia nei governi mondiali, giù dal 45% al 40% tra il 2007 e il 2012. E' il bilancio dell'edizione 2013 del «Government at a glance», il report dell'istituto parigino che monitora e valuta i 34 Stati membri con una griglia di più di 50 indicatori. I parametri utilizzati spaziano dal tempi della giustizia, alla spesa pubblica, al salario medio dei manager e della classe politica.

Il calo di «confidence», come previsto, si è acuito nei paesi che scontano di più crisi e/o instabilità politica come Portogallo, Grecia, Slovenia. Non fa eccezione l'Italia: sono 3 su 10 gli intervistati che si dichiarano «tendenzialmente fiduciosi» nei confronti delle forze di governo che hanno operato fino al 2012. Meno della metà del record positivo della Svizzera (80%). La conseguenza principale, denuncia l'Ocse, è un rallentamento nei processi di riforma che dovrebbero veicolare la "ripresina" ipotizzata per il prossimo gennaio. Curiosamente, il disamore per la politica e i governi nazionali non incide sulla soddisfazione per i servizi pubblici. Anzi. Più del 70% degli intervistati si dichiara «felice» della qualità di forze dell'ordine e sistema sanitaria. Bene anche l'istruzione, promossa nel 66% dei casi. Nessun progresso sul fronte della parità tra sessi: le donne occupano meno del 40% delle posizioni tra i middle manager, i manager di media fascia, e appena il 29% tra quelle della categoria senior.

«I cittadini cercano governi risolutivi. Senza una leadership forte, la fiducia si erode - spiega il segretario generale Ocse, Angel Gurría -. Le azioni devono essere intraprese con urgenza, perché ricostruire la fiducia è cruciale per implementare le riforme strutturali e fiscali che sono la chiave per crescita e benessere». La nuova linea, precisa l'istituto, deve rispondere alle «attese dei cittadini con le limitate risorse di cui dispongono. Tale approccio dovrebbe essere fondato sulla creazione di capacità strategiche, su istituzioni solide, su strumenti e processi efficaci e risultati chiari e misurabili».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi