Il 2014 sarà l'anno della ripresa? Dieci fatti dell'anno che verrà

Qualche esperto parla di una vera e propria «corsa agli armamenti». Alla produzione di chip per generare ancora più velocemente bitcoin, la moneta elettronica prodotta dal calcolo effettuato e decodificato da un qualsiasi pc, stanno partecipando start up, aziende e specialisti bitcoin di tutto il mondo. Nel 2014 si prevede una grande competizione fra i cosiddetti minatori, cioè tutti quelli che si sono appassionati a questa attività di calcolo, estrazione e decodificazione di bitcoin. E tutti possono diventare bit-minator poiché le transazioni vengono effettuate con il computer che elabora i dati che generano bit moneta: ogni 10 minuti si ottengono 25 bitcoin. Alla gara per lanciare sul mercato questi chip speciali che promettono una maggiore velocità nell'immediato futuro, partecipano due fazioni dell'avanguardia di minatori: i pionieri e quelli che pensano già ad innovare i chip per l'estrazione come l'azienda Butterfly Labs and KnCMiner, CoinTerra che progetta e produce processori e sistemi Asics ha investito 1,5 milioni di dollari puntando sull'abilità del proprio ceo, Ravi Iyengar, progettista di chip alla Samsung Electronics e Nvidia, e la start up 21E6, sostenuta da personaggi influenti della Silicon Valley, il cui co-fondatore è Balaji Srinivasan, ex professore della Stanford University ed esperto di data-mining. Intanto è in corso un dibattito al Senato americano avviato dal Department of Justice e dalola Sec (Security and exchange commission, la Consob americana) sulla possibilità di legalizzare la moneta elettronica che vede favorevole anche il presidente in scadenza della Fed, Ben Bernanke, che in una lettera del 6 settembre ma resa pubblica due giorni fa, considera la possibilità che i bitcoin «possano essere promettenti nel lungo termine».