Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 22 novembre 2013 alle ore 11:39.
L'ultima modifica è del 22 novembre 2013 alle ore 14:39.

My24
Ignazio La Russa (Ansa)Ignazio La Russa (Ansa)

Tra il 2009 e il 2010, quando era ministro della Difesa del governo Berlusconi, Ignazio La Russa ha percepito dal gruppo Fonsai oltre 451mila euro come «parcelle spese sinistri» e «altre prestazioni di servizi». È quanto emergere dagli atti dell'inchiesta di Milano che vede indagati Salvatore Ligresti e Giancarlo Giannini per corruzione. L'elenco è allegato alla relazione di un'ispezione compiuta nel 2011 dall'Isvap in Fondiaria-Sai.

Circa 275mila euro sono stati pagati all'ex ministro della Difesa dalla Milano Assicurazioni con la voce «Altre prestazioni di servizi», mentre i restanti 175mila sono stati corrisposti dalla Fondiari-Sai per «Parcelle spese sinistri». Il tutto negli anni 2009 e 2010.
Altri 300mila euro sono stati versati al fratello di Ignazio, Vincenzo La Russa, avvocato e fino al 2011 componente del Consiglio di amministrazione e del Comitato esecutivo di Fondiaria-Sai. Nel caso di Vincenzo La Russa le motivazioni degli emolumenti vengono riporatate sotto le voci di «Parcelle spese sinistri + spese sociali diverse».

Nell'elenco dei familiari beneficiati dal gruppo Ligresti compare anche il figlio dell'ex ministro della difesa, Antonino Geronimo La Russa, che ha ricevuto da fojndiaria-Sai e Milano Assicurazioni oltre 211mila euro. In tutto, i componenti della famiglia La Russa hanno ricevuto dalle assicurazioni di Ligresti, oltre 960mila euro nei due anni presi in esame.

«Come ho più volte precisato - replica Ignazio La Russa -, il mio rapporto professionale con la Sai (poi Sai Fondiaria) data dalla fine degli anni '70 e cioé anni prima che il gruppo Ligresti ne fosse azionista. Nel periodo in cui sono stato ministro della Difesa ho ritenuto, in ragione del mio incarico, di autosospendermi di fatto dall'Ordine degli avvocati. In quegli anni non ho perciò assunto alcun incarico ne dalla Sai Fondiaria ne da alcun altro cliente. Eventuali parcelle incassate nel 2009 e 2010 e comunque mentre ero ministro, si riferiscono perciò a pratiche acquisite e svolte negli anni precedenti».

Ma non c'è soltanto la famiglia La Russa nell'elenco delle operazioni con parti correlate (che escludono in questo caso le attività immobiliari). La famiglia Ligresti è presente, anche se non al completo. Sempre nel 2009-2010, Salvatore Ligresti ha ricevuto 7,1 milioni di euro giustificate di volta in volta dalle voci pagamento sinistri, compenso collaborazione e altre prestazioni di servizi.

Barbara De Marchi, moglie di Paolo Ligresti (latitante in Svizzera su ordine di arresto della procura di Torino), ha ricevuto oltre 268mila euro. Alle società di Giulia Ligresti (Gilli Communication, Gilli Srl e Gilli Retail) sono andati 5,7 milioni di euro per iniziative promizionali.

Infine, ci sono i manager. La società Lucherini, Verdiani, Casati Sas, dove è presente la moglie di Alberto Marras, ex condirettore generale di Fondiaria-Sai, ha ricevuto provvigioni per quasi 11 milioni di euro, mentre alla Sopabroker (che interessa il manager antonio Talarico come parte correlata) sono andati 1,8 milioni di euro come provvigioni.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi