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Questo articolo è stato pubblicato il 22 novembre 2013 alle ore 11:41.
L'ultima modifica è del 22 novembre 2013 alle ore 12:21.

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In Italia le politiche governative per la ricerca arrancano, in attesa che sia approvato il più volte annunciato nuovo credito d'imposta per gli investimenti. Almeno per il momento, dunque, per le imprese che intendono innovare e per i ricercatori è d'obbligo puntare i riflettori sulle opportunità europee.

Un programma da 78 miliardi
Le novità arrivano dal Parlamento di Strasburgo che ha approvato il programma Horizon 2020, un contenitore da 78,6 miliardi di euro, a prezzi correnti, per il periodo di programmazione 2014-2020. Nelle prossime settimane, per metà dicembre, dovrà arrivare il via libera formale del Consiglio. Horizon 2020 subentra, rafforzandoli, al Settimo programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico e alle sezioni per l'innovazione contenute nel Programma competitività e innovazione. Le novità, oltre al potenziamento del budget di circa il 30%, sono legate innanzitutto alle procedure improntate a una maggiore semplificazione con l'obiettivo di facilitare la partecipazione da parte di piccole imprese e piccole organizzazioni e centri di ricerca.
Il programma si basa su tre pilastri: Excellent sciences, Industrial leadership e Social challenges. Tra i suoi elementi principali ci sono il rafforzamento dei fondi per il Consiglio europeo della ricerca; la valorizzazione di partnership pubblico private nelle nuove frontiere della medicina, nell'elettronica e dell'aeronautica "verde"; gli investimenti in tecnologie abilitanti come la fotonica, le nanotecnologie e il biotech.
Soprattutto, ci sarà uno strumento dedicato alle piccole e medie imprese, un "Fast track to innovation", per accorciare il "time to market" delle idee innovative.
La distribuzione delle risorse
Come detto, il budget tocca 78,6 miliardi di euro a prezzi correnti La quota maggiore – 29,7 miliardi – è destinata all'asse "Social challenges", a sua volta diviso in sette aree tematiche tra cui salute e cambiamento demografico, sicurezza alimentare e agricoltura sostenibile, energia pulita, trasporti verdi. Una quota di 24,4 miliardi è invece appannaggio di "Excellent science", che racchiude finanziamenti per ricercatori individuali nell'ambito dell'attività del Consiglio europeo della ricerca e delle azioni Marie Sklodowska-Curie. Quest'ultime dovrebbero finanziare circa 65mila ricercatori, di cui quasi il 40% composto da dottorandi. Diciassette miliardi vanno all'asse "Industrial leadership", rivolto principalmente alle piccole e medie imprese e ai prestiti tramite intervento della Bei. Quote minori vanno all'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (2,7 miliardi) e all'Euratom per la ricerca in campo nucleare (1,6 miliardi).
La partecipazione
Nell'ambito di Horizon 2020, non ci sono pre-allocazioni di fondi per Paese. Saranno i singoli progetti a contendersi le risorse, indipendentemente dalla nazionalità, sulla base di un ranking che sarà predisposto da valutatori indipendenti. Ogni singolo bando avrà un termine di scadenza per la presentazione delle domande, che potranno essere formalizzate attraverso un portale unico.
I progetti prevedono un cofinanziamento della Ue e dei partecipanti. Per la ricerca e sviluppo, la quota di contribuzione di Bruxelles può arrivare fino al 100% dei costi ammissibili. Per l'innovazione, si arriva al 70% (100% solo per i soggetti non profit). L'impegno della Commissione in chiave di semplificazione prevede di ridurre a un massimo di 8 mesi il periodo tra la presentazione del progetto e la firma del finanziamento.
Il programma Cosme per le Pmi
Insieme ad Horizon 2020, il Parlamento europeo ha approvato il programma per la competitività delle imprese e Pmi (Cosme) da 2,3 miliardi di euro. Una quota pari a 1,4 miliardi andrà al principale obiettivo: facilitare l'accesso al credito per le Pmi attraverso garanzie su finanziamenti fino a 150mila euro. Secondo le stime di Bruxelles, fino al 2020 saranno 344mila le imprese che potranno beneficiare di questa misura. Il programma prevede anche sostegno al capitale di rischio finalizzato alla crescita dimensionale e azioni mirati per l'autoimprenditorialità.

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