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Questo articolo è stato pubblicato il 24 novembre 2013 alle ore 08:29.

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di Piero Formica
Siamo entrati nell'era economica del Quaternario, l'industria culturale, i cui progressi sono di tutto rilievo sotto la spinta della digitalizzazione. Le tecnologie digitali, interattive e immersive, creano nuove infrastrutture culturali, nuove modalità di fruizione e socializzazione delle opere dell'ingegno, ne aumentano la convenienza d'uso riducendo i costi e arricchendo i contenuti disponibili. Con una maggiore apertura mentale per produrre idee innovative, gli operatori della cultura, dell'arte e delle antichità potranno imprimere una svolta alla conoscenza del nostro Paese. Non più solo masse amorfe di turisti che affollano i musei a cielo aperto delle tante città d'arte del nostro Paese. Ma anche e soprattutto visitatori che l'intreccio tra innovazioni tecnologiche e innovatori culturali rende consapevoli e partecipi, pure nella veste di filantropi e finanziatori, dello straordinario patrimonio culturale dell'Italia. A dar corso al progresso molto stanno contribuendo le startup innovative, spianando il terreno per l'incontro dei geek, gli sperimentatori e gli entusiasti della tecnologia, con i produttori di innovativi contenuti culturali.
È quanto sta accadendo nel Veneto grazie alla collaborazione tra imprenditori con forti ed estese radici nelle comunità territoriali e creatori di imprese trainate dalle innovazioni tecnologiche; startup che nascono internazionali, a cavallo tra i territori d'origine dei neo imprenditori e le città del mondo che spiccano per le loro prestazioni imprenditoriali all'insegna dell'innovazione. Come la tecnologia si possa coniugare con l'arte per offrire al visitatore un'esperienza inedita d'esplorazione interattiva, lo dimostra l'esibizione presso l'Abbazia di San Gregorio di una tra le più apprezzate opere del Canaletto, «L'entrata nel Canal Grande dalla Basilica della Salute» (www.canalettovenezia.it).
L'esplorazione di un universo sconosciuto al visitatore è il risultato del connubio tra una famiglia imprenditoriale veneta nell'industria manifatturiera, il cui fondatore ha creato il marchio Replay, e una coppia di neo imprenditori che dalla nativa Bassano del Grappa hanno gettato un ponte verso Dublino dove hanno fondato b-sm@rk, una startup che assiste imprese e consumatori nella navigazione nel grande oceano dei contenuti del Quaternario. Attraverso un'interfaccia digitale semplice da usare, denominata MySmark, la nuova impresa permette di fornire un feedback emozionale. Interagendo con l'opera del Canaletto tramite iPad e smartphone, i turisti culturali che visitano l'Abbazia di San Gregorio potranno lasciare un ritratto emozionale, un'annotazione soggettiva direttamente laddove il quadro è esposto, nell'incantevole loggiato dell'Abbazia che ha visto allora la creatività del Canaletto all'opera e che vedrà oggi il visitatore affascinato dal pensiero che l'artista l'abbia dipinto proprio lì. Trascinando un pulsante sopra l'immagine online del quadro, sarà possibile scrivere un commento avvalendosi di un marcatore, con un semplice click sulla «Rosa delle Emozioni» di MySmark, una paletta interattiva che assomiglia a un fiore colorato i cui petali sono un alfabeto di emozioni per esprimere istantaneamente il proprio sentimento. Il pulsante è in grado di catturare il dettaglio preciso della scena raffigurata, e proiettarlo dopo 270 anni sulla Venezia di oggi, attraverso una vista satellitare della «città delle emozioni» per antonomasia. In Italia c'è quindi spazio per tracciare, con l'apprendimento esperienziale multimediale, nuovi percorsi culturali. Offrendo servizi nuovi ad alta intensità d'informazione e formazione intellettuale, le tecnologie digitali che si sposano con gli eventi culturali creano la propria domanda.
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