Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 24 novembre 2013 alle ore 16:56.
L'ultima modifica è del 24 novembre 2013 alle ore 19:58.

My24

Ecco i contenuti dell'accordo sul programma nucleare iraniano valido sei mesi raggiunto ieri a Ginevra fra i rappresentanti del Gruppo 5+1 (i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza Onu (Usa, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna) più la Germania, e l'Iran, sospettato di portare avanti il programma con fini militari per arrivare alla bomba atomica. La cornice temporale dell'accordo è sei mesi, durante i quali Teheran dovrà dare prova che le attività nucleari saranno completamente pacifiche. Alla fine dei sei mesi, ma anche durante, si cercherà una soluzione definitiva al dossier. L'intesa riconosce sì all'Iran il diritto all'arricchimento dell'uranio sul proprio territorio, ma per usi esclusivamente pacifici.

Impegni dell'Iran
L'Iran non arricchirà l'uranio oltre il 5% e neutralizzerà le scorte di uranio arricchito al 20%, diluendole sotto il 5% o convertendole per non arrivare al 20%; - non installerà altre centrifughe né centrifughe di nuova generazione, e lascerà non operative metà di quelle installate a Natanz e tre quarti di quelle installate a Fordow. Limiterà le sue centrifughe a quelle necessarie a rimpiazzare le macchine danneggiate; - non aumenterà le scorte di uranio arricchito al 3,5%, in modo che tra sei mesi esse non siano di più che all'inizio mentre ogni quantità di nuovo uranio arricchito al 3,5% sara convertito in ossido; - fermerà i progressi nel reattore di Arak, che produce plutonio, elemento utile alla costruzione delle armi nucleari. Di conseguenza, il reattore non sarà alimentato, saranno fermate la produzione di combustibile per il suo funzionamento e la installazione di macchine.

Concessioni del 5+1
Dal canto suo l'Occidente non imporrà sanzioni a Teheran per i prossimi sei mesi e consentirà all'Iran di accedere all'equivalente di 4,2 miliardi di dollari bloccati in banche straniere e allenterà le sanzioni che colpiscono il commercio di oro e metalli preziosi, il settore dell'auto e le esportazioni iraniane di prodotti petrolchimici: un alleggerimento complessivo pari a 1,5 miliardi di dollari. C'è inoltre un capitolo sulle parti ricambio degli aerei e il permesso di vendere petrolio per evitare un'ulteriore flessione dell'export iraniano.

Gli ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica avranno accesso quotidiano a Natanz e a Fordow, e il monitoraggio sarà garantito anche dal controllo di filmati di videosorveglianza. Gli ispettori avranno accesso ai siti dove le centrifughe vengono assemblate, all'infrastrutture di stoccaggio, alle miniere di uranio e sarà garantito loro accesso frequente al reattore di Arak, del quale Teheran fornire i disegni.

Il meccanismo di verifica e il 5+1
Oltre alle verifiche dell'Aiea, sarà messa in piedi una commissione congiunta tra Teheran e il 5+1 che lavorerà insieme con gli ispettori del'agenzia alla risoluzione di alcune controversie che riguardano il passato e il presente del programma nucleare di Teheran, compresa la sua ipotetica dimensione militare e le attività condotte nel sito di Parchin.

Le sanzioni
Le sanzioni saranno alleggerite ma il nocciolo duro delle misure - petrolio, banche e finanza - resterà. Se nei prossimi sei mesi l'Iran violerà l'accordo, la misura di alleggerimento sarà revocata;
- non saranno imposte nuove sanzioni per sei mesi e saranno sospese quelle relative al settore automobilistico, all'oro e ad altri metalli preziosi e ad alcuni asset del settore petrolchimico: in complesso Teheran vedrà tornare nelle proprie casse circa 1 miliardo e mezzo di dollari in entrate. Il governo di Teheran potrà anche accedere -se rispetterà l'accordo- all'equivalente di 4,2 miliardi di dollari che si trovano in fondi esteri congelati dalle sanzioni e che sono proventi della vendita di greggio;

- saranno facilitati i trasferimenti di aiuti umanitari, già oggi fuori dal pacchetto di sanzioni.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi