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Questo articolo è stato pubblicato il 24 novembre 2013 alle ore 08:54.

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Per il party di inaugurazione della sua «Discothèque La Caverne», Platone ha assunto gli epicurei per l'animazione e uno stoico addetto alla sicurezza; la saletta vip ospiterà Pitagora e sul muro del locale saranno proiettati giochi d'ombre. Il padre dell'idealismo è il «re della notte», almeno nelle caustiche tavole di Jul, vignettista francese che ha firmato un'Enciclopedia mondiale dei filosofi e delle filosofie insieme a Charles Pépin, curatore dei testi. Il pianeta dei saggi è strutturato come un'antologia di intellettuali: a ciascuno sono dedicati un fumetto e una scheda biografica, che tra il serio e il faceto raccontano «tremila anni di pensiero» occidentale e orientale. Nella sfilata di caricature surreali compaiono pure il Dalai Lama e Buddha, Confucio e Zhuangzi, ma sono i pensatori francesi i veri protagonisti di questo excursus storico: Cartesio, Sartre, De Sade, Pascal, Montaigne, Deleuze, Montesquieu...
Inutile accusare gli autori di sciovinismo, denunciare la capziosità di alcuni giudizi teoretici, lamentare le vistose lacune (mancano, ad esempio, Parmenide e i sofisti, Locke e Bacone, Marcuse, Weber e la Scuola di Francoforte), stigmatizzare le indebite intrusioni come l'École Normale Supérieure e il Collège de France, sui cui muri compaiono goliardiche scritte: «Faccia da Lévi-Strauss, Rosanvallon frocio, Tu ma' strutturalista». La bontà di questo libro non sta nell'esaustività, ma nell'ottimo lavoro di divulgazione a colpi di risate e aneddoti pruriginosi. C'è chi «kogita» sulle istruzioni di assemblaggio dei mobili Ikea e chi chatta su Meetic con La Boétie; ci sono il cinico che vende case-botti e lo scettico che dubita della Cia; Teresa d'Avila «ha un côté "Actors Studio"», Sant'Agostino finisce in carcere, Aristotele non capisce come usare l'aspirapolvere ed Erasmo fa impazzire Michelangelo.
Una delle strisce più irriverenti è dedicata a Michail Bakunin, «anarchico russo, rivoluzionario di professione», fidanzato con una certa Antonia, con cui trascorre un weekend a La Baule a guardare il mare. Ma l'idillio dura poco, fino a quando Bakunin decide di farsi saltare in aria, novello kamikaze contro il romanticismo da spiaggia al tramonto. Questa è la versione di Jul; Pépin informa invece che la relazione tra i due finì in modo pacifico: nonostante lei «gli disse che aspettava un bambino» da un altro, lui «la prese abbastanza bene. Non ce l'aveva con lei. La rivoluzione fu sempre il suo unico amore». Gli autori hanno il dono della pensosa leggerezza: divertono insegnando. E se è vero che la filosofia è solo «un lungo elenco di note a piè di pagina dei dialoghi di Platone», che male c'è a stiparla in un balloon?
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Jul e Charles Pépin, Il pianeta dei saggi, Clichy, pagg. 128, € 16,90

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