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Questo articolo è stato pubblicato il 24 novembre 2013 alle ore 13:54.

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Arriva nel tardo pomeriggio di ieri il via libera della Commissione Bilancio del Senato alla riscrittura del taglio cuneo per i lavoratori. Proprio mentre i relatori Giorgio Santini (Pd) e Antonio D'Alì (Ncd) stavano presentando ufficialmente il nuovo prelievo di solidarietà sulle pensioni d'oro e d'argento; un contributo che ora scatta sugli assegni oltre la soglia delle 14 volte il minimo e che si accompagna a un riconoscimento dell'indicizzazione piena delle pensioni fino a quattro volte il minimo Inps (1.924 euro lordi mensili).
Il via libera alla rimodulazione del cuneo fiscale è arrivato per la proposta da Rita Ghedini (Pd) che per certi versi ha sorpreso anche i diretti interessati; ed è arrivato anche il via libera alle correzioni sul taglio ai premi Inail nonchè alla creazione di un fondo per incentivare la partecipazione dei lavoratori agli utili e al capitale delle imprese. La revisione del taglio al cuneo fino a poche ore prima era sul piatto della bilancia in contrapposizione alla riscrittura della tassazione sulla casa nel confronto politico e tutto interno alla maggioranza. Almeno fino a quando Forza Italia ha deciso di astenersi dal voto, che al Senato equivale a voto contrario, almeno fino a quando, ha spiegato Anna Bonfrisco (Fi), non verranno presi in considerazione anche gli emendamenti presentati da Forza Italia sull'elevazione della "no tax area" per il lavoro autonomo, l'innalzamento dei limiti per l'uso del contante da 1.000 euro a 5.000 euro, le concessioni demaniali e l'incremento delle risorse per le scuole paritarie. Senza considerare, poi, la richiesta degli azzurri di voler vedere subito le nuove misure sulla tassazione della casa senza attendere i lavori della Commissione in programma per oggi. Senza l'emendamento sulla Trise, ha sottolineato ancora la Bonfrisco, Forza Italia è già pronta ad azioni di protesta più forti.

I lavori sulla legge di stabilità sono proseguiti per tutta la giornata di ieri, con tecnici, relatori e rappresentanti del Governo impegnati per tutta la mattinata a fare i conti delle risorse da recuperare per sostenere tutti gli interventi richiesti.
L'asticella si sarebbe fermata più vicina a 1,3 miliardi che all'1,1 miliardi, anche se la differenza la farebbe ancora la casa su cui si sta cercando l'accordo finale per reintrodurre le detrazioni sull'abitazione principale, l'esenzione per i beni agricoli ed un aumento della percentuale di deducibilità Ires e Irpef della Tasi pagata sui capannoni delle imprese (si veda il servizio qui sotto). Sciolto il nodo sulla casa, come ha spiegato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanni Legnini, il disegno di legge potrebbe approdare, come previsto, all'esame dell'Aula di Palazzo Madama lunedì pomeriggio. E con un voto di fiducia sul testo licenziato dalla Commissione Bilancio - sempre avvenuto negli ultimi anni ha sottolineato ancora Legnini - la legge di stabilità potrebbe lasciare il palcoscenico del Senato, mercoledì prossimo, al voto sulla cadenza di Silvio Berlusconi.

Tra le novità approvate quella più rilevante, dunque, è la riscrittura della curva Irpef con l'aumento delle detrazioni fino a 35mila euro di reddito. La riduzione della platea, inizialmente fissata dal Governo a 55mila euro di reddito, come ha spiegato la senatrice Ghedini, premia con aumenti fino a 225 euro all'anno le fasce di reddito tra 15mila e 18mila euro. Un mini-taglio al cuneo anche nel commercio: si prevede la riduzione dal 2,44 al 2,40% dell'aliquota sui contributi dovuti dai datori di lavoro per le indennità di malattia. C'è poi il ritocco sulle indicizzazioni delle pensioni e il contributo di solidarietà, mentre per far cassa ritorna un vecchio cavallo di battaglia, che secondo le stime potrebbe assicurare fino a 400 milioni: la possibilità di rivalutare i terreni e le quote delle società non quotate detenuti al 1° gennaio 2014. L'affrancamento dei valori e la perizia giurata dovranno essere effettuati entro il prossimo 30 giugno 2014.
Si riaffaccia, infine, la portabilità dei conti correnti a costo zero per il cliente e, sempre un emendamento dei relatori, viene istituita l'anagrafe nazionale degli assistiti. La misura punta a a rafforzare gli interventi sul monitoraggio della spesa sanitaria.

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