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Questo articolo è stato pubblicato il 27 novembre 2013 alle ore 11:50.
L'ultima modifica è del 28 novembre 2013 alle ore 08:59.

Oggi il Governo ha una forza maggiore. L'orizzonte temporale non cambia e resta quello del voto di fiducia del 29 aprile. No a un rimpasto, ma i membri Fi traggano le conseguenze. «Il voto di fiducia che questa notte sulla legge di stabilità la nuova maggioranza di governo ha ottenuto è un risultato significativo - ha detto il premier Enrico Letta, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi, dopo la decisione di Forza Italia di andare all'opposizione. Secondo il premier, «171 a 135, è un risultato molto importante che dà forza e prospettiva per tutto il 2014. Non è la fine delle larghe intese. C'è un Governo più forte e coeso», ha sottolineato.
Giro di consultazioni nell'ambito della nuova maggioranza
Il cambiamento politico che ha caratterizzato la maggioranza mette in primo piano l'esigenza di una verifica all'interno delle forze di governo. «Nei prossimi giorni - anticipa il premier - ci sarà un giro di consultazioni con i rappresentanti della maggioranza che sostengono il governo che, ovviamente, non potrà chiudersi prima dell'8 dicembre».
Abbiamo più voti dell'ultimo governo Berlusconi
«Questa notte - ricorda Letta - al Senato abbiamo avuto 171 voti, sono più di quelli dell'ultimo governo Berlusconi. Si comincia a dire che abbiamo numeri risicati. I numeri sono giusti e ci danno forza».
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