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Questo articolo è stato pubblicato il 28 novembre 2013 alle ore 15:18.
L'ultima modifica è del 28 novembre 2013 alle ore 16:13.

È Alberto Baban, 46 anni, il nuovo presidente della Piccola Industria di Confindustria per il biennio 2013-2015. Baban é stato eletto oggi nel corso della riunione del Consiglio Centrale Piccola Industria. In qualità di neo-presidente della piccola industria, Baban entra di diritto nella squadra del presidente Giorgio Squinzi in qualità di vicepresidente di Confindustria. Baban dal 2010 a oggi ha guidato la Piccola Industria di Confindustria Veneto, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicepresidente con delega a ricerca e innovazione e alle politiche industriali.
È presidente del Gruppo Tapì
Alberto Baban, presidente del Gruppo Tapì, impresa fondata con un socio nel 1998 e specializzata nella produzione di tappi sintetici brevettati per vino e liquori, «ha visto crescere la sua azienda che conta oggi 5 siti produttivi tra Italia, Messico e Argentina, una presenza commerciale in oltre 60 nazioni e un fatturato che nel 2012 é stato pari a 22 milioni di euro».
Guida una società di imprenditori veneti per la promozione della cultura d'impresa
Baban é anche presidente e socio fondatore di Venetwork SpA, società per azioni con capitali privati di cui fanno parte 47 imprenditori veneti, che ha come obiettivo la promozione della cultura d'impresa attraverso il finanziamento e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali ad alto potenziale che generino valore aggiunto per il territorio in termini economici, professionali e culturali.
Primo obiettivo rimettere al centro lo sviluppo dell'industria
«È per me un grande onore raccogliere il testimone di Vincenzo Boccia - ha sottolineato Baban subito dopo l'elezione - al quale va il merito di aver rafforzato lo spirito di squadra e di appartenenza di tutti i rappresentanti di Piccola Industria». Baban ha sottolineato che il primo obiettivo «deve essere quello di rimettere al centro del dibattito e delle politiche di sviluppo l'industria. Da neo Presidente della piccola impresa, ho subito una raccomandazione da rivolgere al Governo: se vogliamo davvero risollevare questo Paese servono interventi seri e uguali per tutti: non possiamo accettare politiche di privilegio, come é successo ieri con la vicenda Imu».
Internazionalizzazione e innovazione le parole d'ordine
«Oggi Piccola Industria é ancora più consapevole del ruolo che ha sia in ambito associativo sia nel contesto economico e sociale del Paese - ha spiegato il neo presidente nel corso del suo intervento al Consiglio Centrale - la piccola impresa ha salde radici nella tradizione, un carattere distintivo che deve però diventare la base per sperimentare e raggiungere obiettivi al passo con i tempi: la nostra struttura produttiva é per la gran parte fatta di piccole e medie realtà che, crescendo, sapranno dare nuovo, forte impulso allo sviluppo del Paese. Internazionalizzazione e innovazione devono essere le parole d'ordine: nella gestione aziendale, nella cultura manageriale e d'impresa, nell'approccio ai mercati», ha concluso Baban.
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