Bankitalia, quote a 7,5 miliardi di euro. Decreto in Gazzetta Ufficiale stasera

Il valore delle quote della Banca d'Italia è fissato a 7,5 miliardi di euro. Le quote di partecipazione al capitale dell'istituto possono appartenere solamente a banche e assicurazioni con sede legale in Italia (o con sede legale e amministrazione centrale in uno stato membro della Ue diverso dall'Italia). Porta aperta anche a fondazioni, enti di previdenza e assicurazione e fondi pensione con soggettività giuridica.

È quanto si legge nel decreto «recante disposizioni urgenti in materia di Imu, di finanza pubblica, di immobili pubblici nonché per la Banca d'Italia» che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale stasera (si veda Il Sole 24 Ore di oggi). Il provvedimento, che contiene anche le disposizioni per la cancellazione della seconda rata Imu, ha ottenuto mercoledì il via libera del Consiglio dei ministri.

La soglia del 5%
Ciascun partecipante non può possedere, direttamente o indirettamente, una quota del capitale di Bankitalia superiore al 5 per cento. Nel testo che andrà in Gazzetta non è indicato il livello di tassazione alla quale saranno assoggettate le partecipazioni detenute dalle banche. Nelle bozze circolate nei giorni scorsi si parlava del 12% che faceva abbassare il gettito previsto a poco meno di un miliardo, contro il 16% ipotizzato in precedenza per un importo massimo di 1,2 miliardi.

Ires banche-assicurazioni aliquota al 36% (anche per Bankitalia)
Il testo conferma la copertura della cancellazione della seconda rata dell'Imu 2013 sull'abitazione principale tramite acconti e aumenti d'imposta a carico del settore finanziario e assicurativo. Sull'Ires, in particolare, sarà applicata un'addizionale di 8,5 punti percentuali che porterà l'aliquota dal 27,5 al 36%. Anche Bankitalia è interessata.

L'acconto
Per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2013, la misura dell'acconto dell'imposta sul reddito delle società per gli enti creditizi e finanziari, per la Banca d'Italia e per le società e gli enti che esercitano attività assicurativa è aumentata al 128,5%.

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