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Questo articolo è stato pubblicato il 30 novembre 2013 alle ore 08:47.

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In Piazza Meda entrano nel vivo le campagne elettorali dei due sfidanti in vista dell'assemblea del 21 dicembre, che dovrà nominare il nuovo Consiglio di Gestione di Banca Popolare di Milano.
Se mercoledì Piero Lonardi presenterà le linee guida del programma della sua lista "Bpm, popolare per davvero" (che in assemblea si vedrà assegnato il numero 3, come comunicato ieri dalla banca), nei giorni successivi sarà la volta di Piero Giarda, il candidato favorito alla vittoria in assemblea. Diversamente da quanto previsto inizialmente, l'avvio della campagna dell'ex ministro scatterà nei fatti la settimana successiva, lunedì 9, quando il professore della Cattolica (la cui lista si è vista assegnare il numero 2) si recherà a Monza per dare il via al suo roadshow sul territorio che prevede tappe anche a Roma (il 10), Bologna, Foggia e Milano (dove ci saranno due incontri, l'ultimo dei quali, il 17, chiuderà il tour).
Dietro le quinte, tuttavia, si lavora già alla definizione dei possibili candidati ai due ruoli chiave dell'istituto, ovvero il Consigliere delegato e il presidente del Consiglio di gestione. Per ora sia Giarda che Lonardi tengono le carte coperte sugli identikit ideali ma, a quanto si apprende, entrambi nei prossimi giorni dovrebbero iniziare a incontrare i possibili candidati ai due ruoli. Sul fronte di Giarda, il tam tam interno all'istituto dà in pole position Giuseppe Castagna, ex manager di Intesa Sanpaolo per la posizione di ad. Il nome di Castagna, che per ora non avrebbe avuto alcun contatto con l'entourage di Giarda, non troverebbe pregiudiziali di fondo da parte dei principali sindacati che supportano Giarda. E l'ex direttore generale del Banco di Napoli nelle scorse settimane era apparso come il candidato più forte a succedere a Montani, prima che il Cdg affidasse il mandato a Davide Croff ad interim. La nomina di Castagna era infatti sfumata all'ultimo minuto anche perchè il banchiere aveva richiesto garanzie sulla durata della Gestione, così da imprimere continuità al lavoro manageriale. Per il ruolo di presidente della Gestione, il totonomi dà in vantaggio sugli altri Dante Razzano, che braccio destro di Andrea C. Bonomi in Investindustrial, il maggiore azionista della banca con l'8,6% del capitale.
Al lavoro sulla ricerca dei candidati è anche Piero Lonardi, che in occasione della conferenza stampa di mercoledì potrebbe chiedere un rinnovo completo della Gestione nel segno della totale discontinuità rispetto al passato. Non è ecsluso che lo storico animatore della lista dei soci non dipendenti e gran conoscitore del mondo di Bpm voglia cercare all'interno del gruppo il potenziale amministratore delegato di Piazza Meda. In questo senso tra i nomi che circolano c'è quello di Marco Turrina, attuale ad di Banca Akros, che era finito nella rosa dei papabili Consiglieri delegati di Bpm già nel 2012, quando però si era sfilato dalla gara.
luca.davi@ilsole24ore.com
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