Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 30 novembre 2013 alle ore 08:25.
L'ultima modifica è del 19 giugno 2014 alle ore 10:52.

My24

L'ombra della Russia si è proiettata sul vertice europeo di Vilnius. La scelta ucraina di sospendere la firma di un accordo di associazione con Bruxelles, su pressione di Vladimir Putin, ha creato nuovi dubbi nel rapporto della Ue con Mosca. Il comunicato finale ignora la Russia, e il suo ruolo nell'estremità orientale dell'Europa; ma a voce le critiche contro Putin sono state feroci. Consapevole che trovare un'intesa con Kiev richieda un accordo con Mosca, l'Italia si è candidata a fare "da ponte" tra l'Ucraina, l'Unione e lo stesso governo russo.

La dichiarazione finale di 14 pagine va letta in filigrana, il risultato di un acceso negoziato tra i Paesi dell'Unione, divisi tra chi voleva critiche nette nei confronti della Russia, a cui si rimprovera una strategia dominatrice nelle ex repubbliche sovietiche; e chi ambiva a salvaguardare il rapporto con un Paese che è al tempo stesso mercato di sbocco dei prodotti europei e fornitore cruciale di materie prime, prima di tutto di gas.

Negoziati dell'ultima ora per assicurare la firma ucraina sono falliti. La dichiarazione finale contiene «l'impegno» a un prossimo accordo, senza però precisarne i tempi. «I partecipanti al vertice riaffermano il diritto sovrano di tutti i partner di scegliere il livello di ambizione e gli obiettivi cui aspirano nel rapporto con l'Unione Europea». Il comunicato precisa inoltre che «il partenariato è basato sugli impegni al rispetto del diritto internazionale e dei valori fondamentali, inclusa la democrazia».

Nei fatti, queste frasi sono rivolte tanto ai Paesi della regione – Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Georgia, Moldavia e Ucraina – quanto alla stessa Russia, accusata di aver minacciato ritorsioni per ostacolare la firma da parte di Kiev di un accordo di associazione con Bruxelles perché preoccupata di perdere autorità nella sua tradizionale area d'influenza. Ma il comunicato non contiene riferimenti diretti a Mosca. Questi sono giunti nelle diverse conferenze stampa conclusive.

«Non cederemo ad alcuna pressione esterna, tanto meno russa», ha avvertito il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. Parlando delle pressioni russe su Kiev, ha detto che «potrebbero essere in violazione degli accordi di Helsinki». Il riferimento è all'intesa del 1975 sul rispetto delle sovranità nazionali in Europa. Il presidente della Commissione José Manuel Barroso ha aggiunto: «Non è più tempo di sovranità limitate in Europa». Il linguaggio è da guerra fredda.

A siglare accordi di associazione con l'Unione sono state solo Georgia e Moldavia. L'Azerbaijan ha firmato un'intesa sulla facilitazione dei visti. Gli altri candidati hanno desistito, in difficoltà nello scegliere tra Mosca e Bruxelles. La discussione è stata volutamente edulcorata dai negoziati diplomatici della vigilia. Il cancelliere Angela Merkel ha definito la Russia un partner stabile, con cui dialogare. Il presidente nazionalista ungherese Viktor Orbán è stato invece tra i più critici verso Mosca.

In una conferenza stampa, il premier italiano Enrico Letta ha parlato di un vertice «con chiari e scuri». Ha messo l'accento sugli accordi con Moldavia e Azerbaijan, Paesi con forti legami economici con l'Italia. «Per quanto ci riguarda la porta all'Ucraina rimane aperta (…). Vogliamo che le relazioni si rafforzino». Ricordando la presidenza italiana Ue nel secondo semestre 2014, ha aggiunto: «Lavoreremo perché si possa firmare l'anno prossimo».

Confermando che il vero nodo del vertice è stato il rapporto dell'Unione con Mosca, Letta ha affermato: «Con la Russia deve esserci meno sospetto reciproco (…) C'è molto lavoro da fare anche su questo fronte» per dare «basi più solide» alla relazione con Mosca. La presenza europea nella regione presuppone un'intesa con Mosca. La partita incrocia gli interessi economici dei vecchi Paesi membri, i ricordi di dominazione sovietica dei nuovi Paesi membri, e l'interesse legittimo di una Russia orgogliosa della sua storia in tutta la regione.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi