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Questo articolo è stato pubblicato il 02 dicembre 2013 alle ore 14:58.
L'ultima modifica è del 02 dicembre 2013 alle ore 15:50.

«Il 2014 sarà l'anno del nuovo codice della strada per tutelare pedoni e ciclisti. In arrivo il decreto ministeriale sulla mobilità ciclistica per itinerari delle bici in città. In parlamento è iniziata la revisione del codice della strada. Zone con limite di velocità a 30 km/h, finanziamenti per le piste ciclabili, patentino a punti per minorenni e ciclomotori e un manuale per la conoscenza del codice della strada anche per bici. Sanzioni più severe e reato di omicidio stradale. Gli italiani pedalano più della politica. Ma ora si cambia. il 2014 sarà l'anno del nuovo codice della strada per tutelare pedoni e ciclisti». Con questa battuta il sottosegretario ai trasporti Erasmo D'Angelis annuncia a "Si può fare" su Radio 24 che il 2014 sarà per il Governo l'anno della mobilità sostenibile: bici e trasporto pubblico locale.
«Prima ancora arriverà il decreto ministeriale sulla mobilità ciclistica che disciplinerà gli itinerari delle bici in città». All'indomani del Bike to school day che ha visto in alcune città pilota (Roma, Milano, Bologna, Napoli e Caserta) la sperimentazione dell'utilizzo massiccio della bicicletta come mezzo di spostamento da casa a scuola, il sottosegretario al ministero dei trasporti De Angelis fa il punto a «Si può fare» su radio 24 sulla novità in arrivo a sostegno della nuova mobilità sostenibile. «Ci siamo stufati di vedere come fanno nelle capitali del nord, moderne ed ecologiche. Anche noi possiamo farlo e in alcune città lo stiamo già facendo (Bolzano, Reggio Emilia, Ferrara, Firenze e Torino)», dice il sottosegretario.
Per la mobilità sostenibile, spiega D'Angelis, «abbiamo dato 500 milioni di euro nella legge di stabilità per il rinnovo del parco mezzi pubblici (autobus in particolare). Nel 2010 eravamo a zero». Ma ci sono anche altre risorse, ricorda D'Angelis: per la sicurezza delle strade (600 milioni all'Anas), per le realizzazione di infrastrutture e ciclabili ai comuni (centinaia di milioni di euro di trasferimenti e in arrivo il piano Città2 che porterà nuove risorse). Ma «la vera novità è che è iniziata in Parlamento la revisione del codice della strada». Tra le cose che cambieranno: «le zone con limite di velocità a 30 km (davanti a scuole, ospedali e luoghi di lavoro), finanziamenti per le piste ciclabili, patentino a punti per minorenni e ciclomotori e un manuale facile per la conoscenza del codice della strada diffuso anche a chi acquista una bici». Alcuni punti sono ancora in discussione, chiarisce il sottosegretario, come il fatto di consentire alle biciclette di circolare doppio senso di marcia nelle strade che sono a senso unico per le automobili: «in alcune città lo abbiamo sperimentato e, dove concesso dalle dimensioni della strada, i risultati sono stati molto buoni». Anche il rovesciamento dell'onere della prova in caso di incidente, per cui toccherebbe all'automobilista dimostrare di non avere torto nei confronti del ciclista «è in discussione». Novità anche sul fronte dei reati stradali: «non possiamo più avere quasi quattro mila morti all'anno. Verranno inasprite le sanzioni per chi guida sotto effetto di alcol e droghe. Arrivando persino a immaginare il reato di omicidio stradale».
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