Cinque consigli per chi vuole vendere oro senza sbagliare
I Compro oro hanno conquistato le strade di tutte le città italiane. Queste attività si sono dimostrate, per certi versi, un "termometro della crisi" dal momento che la loro espansione è stata parallela a un aumento del prezzo del metallo giallo (che adesso sta tornando in zona ribasso) ma anche alla crescente difficoltà di accesso al credito da parte dei cittadini italiani. Se l'anno scorso, però, disfarsi di un bracciale o una catenina poteva essere remunerativo per il cittadino (l'oro veniva acquistato anche a 30 euro al grammo, se non cifre superiori), oggi, con un costo che oscilla sui 30 euro al grammo per l'oro puro (24 carati) il prezzo di acquisto dell'oro da gioielleria (18 carati) è necessariamente sceso, e si attesta tra i 17 e i 19 euro al grammo. Se, comunque siete intenzionati a liquidare il vostro oro è bene seguire un piccolo "manuale di vendita".
di Raffaela Ulgheri
4. Compro oro / Non è un Banco dei Pegni

(Fotogramma)
Fai molta attenzione all'operatore che ti propone di lasciare in pegno il tuo oro. L'attività di credito su pegno è una prerogativa di istituti bancari e finanziari autorizzati e sottoposti al controllo di Bankitalia. Tali istituti hanno, al loro interno, periti estimatori professionali e, una volta accertato il valore del bene, rilasciano una polizza di pegno al portatore. Il compro oro è un canale completamente diverso. Non può rilasciare polizze di pegno e conserva l'oggetto solo per dieci giorni, ossia per il tempo indicato dalla Questura a fini di verifiche di polizia. Una volta venduto il bene non è più ritirabile. Solo in alcuni casi, a discrezione del titolare dell'attività, si può riavere l'oggetto indietro.
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