Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 04 dicembre 2013 alle ore 06:44.

My24

CROTONE
Una coppia d'oro. Solo che invece di essere a disposizione del Comune, sarebbe scesa a compromessi con la ‘ndrangheta. Lei è Carolina Girasole ex sindaco, per il centrosinistra, di Isola Capo Rizzuto (Crotone). Lui è il marito, Franco Pugliese. Secondo l'accusa si sarebbero accordati con la cosca Arena, conferendo il mandato di raccogliere voti per Girasole, candidata alle comunali nel 2008, in cambio di futuri favori e agevolazioni. Secondo l'accusa gli Arena raccolsero 1.350 voti dando, in cambio di una preferenza, sigarette e omaggi.
Entrambi – nell'operazione Insula condotta dalla Gdf di Catanzaro guidata dal colonnello Teodosio Marmo – sono finiti agli arresti domiciliari. Sono in tutto 13 le persone raggiunte dall'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Catanzaro su richiesta del sostituto procuratore generale Salvatore Curcio. Gli indagati rispondono a vario titolo di associazione per delinquere, corruzione elettorale, turbativa d'asta, usura, favoreggiamento e rivelazione di atti d'ufficio. Girasole – diventata un'icona dell'antimafia che, in Calabria, si nutre spesso più di parole che di sostanza – nel 2010 avrebbe proposto un atto di indirizzo (diventato delibera) che, cambiando a sorpresa le carte in tavola, prevedeva la pubblicazione di un bando per l'affidamento a terzi della raccolta dei prodotti coltivati sulle terre confiscate alla cosca Arena. La gara, secondo l'accusa pilotata e alla quale parteciparono tre soli imprenditori vicini alla famiglia Arena, garantì alla stessa famiglia un guadagno di un milione ma, soprattutto, la conferma del ruolo di padrone dell'area.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi