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Questo articolo è stato pubblicato il 04 dicembre 2013 alle ore 18:06.
L'ultima modifica è del 13 gennaio 2014 alle ore 21:45.

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Porcellum bocciato in toto. Ma l'effetto, se il Parlamento non si muoverà a breve, non sarà la reviviscenza del Matterellum come molti speravano bensì un sistema simile a quello in vigore nella Prima repubblica, fino alle elezioni del 1992: un proporzionale puro con la possibilità di esprimere una preferenza.

Illegittimi premio di maggioranza e liste bloccate
La Corte costituzionale, nell'attesa sentenza sul ricorso contro l'attuale sistema elettorale, ha dichiarato dunque l'illegittimità costituzionale sia del meccanismo del premio di maggioranza del 55% che scatta a prescindere dai voti raccolti (a livello nazionale alla Camera e regione per regione al Senato) sia del meccanismo delle liste bloccate «nella parte in cui non consentono all'elettore di esprimere una preferenza».

Tempi supplementari per il Parlamento
Tuttavia i giudici costituzionali hanno deciso di dare una sorta di tempo supplementare al Parlamento, sia pure in corner: gli effetti giuridici decorreranno solo dopo la pubblicazione della sentenza, che come ha anticipato il Sole 24 Ore oggi, avrà luogo con tutta calma, come dice il comunicato della Corte «nelle prossime settimane». Con la sentenza saranno rese note anche le motivazioni. «Il Parlamento può sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali», specifica la Consulta scegliendo la strada del "garbo istituzionale".

Proporzionale puro con preferenza in attesa delle Camere
Intanto va sottolineato che l'effetto della decisione della Consulta, qualora il Parlamento non dovesse intervenire prima della pubblicazione della sentenza, è la sostituzione del Porcellum con proporzionale puro con preferenza. Era una delle tre opzioni in campo alla vigilia dell'udienza: i giudici avrebbero potuto semplicemente giudicare incostituzionali il meccanismo del premio alla Camera e al Senato e le liste bloccate facendo in questo modo rivivere il Mattarellum; avrebbero altresì potuto accogliere solo il ricorso sul premio dando vita ad un proporzionale con liste bloccate; facendo riferimento all'impossibilità da parte dell'elettore di esprimere «una preferenza» hanno scelto una terza strada. Appunto quella del proporzionale con preferenza. Con un tripolarismo di fatto significa larghe intese forzate anche nella prossima legislatura. Questo dovrebbe bastare a stimolare il Parlamento a intervenire subito, anche se qualche malizioso comincia a dire che ora i proporzionalisti sparsi nei vari partiti e gli amanti della formula delle larghe intese hanno un motivo in più per bloccare qualsiasi riforma...

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