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Questo articolo è stato pubblicato il 05 dicembre 2013 alle ore 14:09.
L'ultima modifica è del 05 dicembre 2013 alle ore 14:14.

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Dopo la Grecia, è l'Italia il Paese della zona euro dove il rischio di povertà ed esclusione sociale è più alto: secondo gli ultimi dati Eurostat relativi al 2012, infatti, nel nostro Paese il 29,9% della popolazione rischia di diventare povero, in Grecia il 34,6 per cento. In Italia nel 2012 il 19,4% della popolazione era a rischio povertà, il 14,5% seriamente privata dei beni materiali, e il 10,3% viveva in una famiglia dove c'era poco lavoro. A rischio di esclusione sociale c'erano 18,2 milioni di persone.

Nella zona euro, quelli di Grecia e Italia sono i dati peggiori. In Spagna, Paese in difficoltà economica e con altissima disoccupazione, è il 28,2% della popolazione ad essere a rischio, in Portogallo il 25,3%, a Cipro il 27,1%, in Estonia il 23,4 per cento. Mentre scende parecchio la difficoltà in Francia, dove il rischio povertà si concretizza per il 19,1% dei cittadini, in Germania (19,6%), Finlandia (17,2%), Olanda (15%).

Per trovare dati peggiori dell'Italia e della Grecia, bisogna andare ai Paesi fuori della zona euro: al top Bulgaria (49,3%), Romania (41,7%), Lettonia (36,5%), Croazia (32,3%).

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