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Questo articolo è stato pubblicato il 05 dicembre 2013 alle ore 17:06.
L'ultima modifica è del 05 dicembre 2013 alle ore 21:15.

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Nessun dubbio sulla legittimità dell'attuale parlamento, votato con il Porcellum bocciato dalla Consulta. Ma anche necessità improcrastinabile di modificare l'attuale legge elettorale, riducendo al contempo il numero parlamentari, con lo stop al bicameralismo paritario. Lo ha detto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, giunto al Palazzo Reale di Napoli per un convegno organizzato dalla Fondazione Mezzogiorno Europa.

Parlamento pienamente legittimato
«Stiamo parlando - ha spiegato il capo dello Stato parlando con i giornalisti che a Napoli gli chiedevano se le Camere fossero ormai delegittimate - di una sentenza della Corte costituzionale che espressamente si riferisce al Parlamento attuale dicendo che esso stesso può ben approvare una riforma della legge elettorale». Quindi, ha aggiunto il presidente Napolitano, «è la Corte stessa che non mette in dubbio che c'è continuità nella legittimità del Parlamento».

Ribadire superamento sistema proporzionale
Dopo la sentenza della Corte costituzionale le forze politiche devono adempiere a quello che ormai è «un imperativo» e mostrare «una espressione di volontà attenta a ribadire il già sancito, dal 1993, superamento del sistema proporzionale». ha sottolineato il presidente della Repubblica.

Sentenza Consulta non può aver stupito nessuno
Il capo dello Stato ha ricordato il ritardo del Parlamento nel legiferare in tal senso. Nonché le ripetute sollecitazioni da lui stesso effettuate. «La decisione della Corte Costituzionale non può aver stupito o colto di sorpresa chiunque abbia ricordo delle numerose occasioni in cui sono intervenuto per sollecitare fortemente il Parlamento ad intervenire a modificare la legge elettorale del 2005 almeno nei punti di più dubbia costituzionalità»,ha evidenziato Napolitano. Il capo dello Stato ha spiegato che questi punti di dubbia costituzionalità erano stati segnalati «dalla stessa Corte costituzionale già nelle sentenze del gennaio 2008 e del gennaio 2012, esaminando le richieste di referendum abrogativi della legge vigente».

Problema è volontà politica
«Il problema - ha spiegato ancora il presidente Napolitano - era e resta quello dell'espressione di una volontà politica del Parlamento tesa a produrre finalmente la riforma elettorale giudicata necessaria - ha sottolineato Napolitano - da tutte le parti»

Ridurre anche il numero dei parlamentari
In ogni caso, per Giorgio Napolitano, le forze politiche oltre a ribadire il superamento del sistema proporzionale dovrebbero adoperarsi per introdurre alcune modifiche costituzionali come, ad esempio, «la riduzione del numero dei parlamentari e la modifica del bicameralismo paritario».

Problema è volontà politica Camere
Per il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sul tema della legge elettorale «il problema era e resta quello dell'espressione di una volontà politica del Parlamento, tesa a produrre, finalmente, la riforma elettorale giudicata necessaria da tutte le parti».

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