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Questo articolo è stato pubblicato il 08 dicembre 2013 alle ore 08:47.

Infine, parecchio spazio è stato dato alle pratiche sociali, alle istituzioni e alle credenze indispensabili per comprendere il discorso machiavelliano: la giurisprudenza e la medicina, la teoria degli umori, il dibattito sull'astrologia giudiziale e sul libero arbitrio, il sistema del mecenatismo, le convenzioni dei generi letterari, il principio di imitazione, le tecniche belliche, l'origine del debito pubblico, le ansie di rinnovamento religioso... Un approccio che, nel complesso, potrebbe definirsi "antropologico": con un richiamo al ruolo speciale che l'antropologia ha giocato nel rinnovamento degli studi storici del secondo Novecento, contribuendo a liberarli dalla gabbia di una histoire evenementielle sino a quel momento fatta unicamente di nascite, morti, battaglie e insurrezioni. Nella convinzione che anche il Principe abbia tutto da guadagnare da una lettura che faccia piazza pulita di ogni illusione ingenuamente continuista con il nostro tempo.
L'edizione del cinquecentannale si presenta perciò, in definitiva, come un esercizio di restauro o, se si vuole, di filologia politica: che punta a liberare il testo del Principe dalle incrostazioni sedimentatesi nei secoli per offrire ai lettori, al tempo stesso, un classico sottratto alle formule ideologiche degli ultimi duecento anni e un'opera "fresca" (anche grazie alla rispettosissima "traduzione" a fronte di Carmine Donzelli). Un'opera da leggere senza i pregiudizi e le prevenzioni che accompagnano quasi inevitabilmente il nome di Machiavelli: anzitutto affinché sul Principe si possano proiettare le passioni del XXI secolo e non – come ancora oggi troppo spesso succede – quelle del XIX o del XX.
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il libro a roma
In occasione dei 500 anni del Principe, la cui stesura venne annunciata da Machiavelli al suo amico Francesco Vettori con una lettera del 10 dicembre 1513, l'editore Donzelli pubblica
una nuova edizione del trattato (pagg. 480, € 30,00), accompagnata da una versione in italiano moderno dello stesso Carmine Donzelli e da una introduzione e da un commento completamente rinnovato del nostro collaboratore Gabriele Pedullà, il quale ha recentemente parlato di questi argomenti a Harvard (3 dicembre) e alla New School di New York (5 dicembre). Il 10 dicembre, alle ore 18.30, presso la Casa delle Letterature di Roma,
Piazza dell'Orologio 3, l'anniversario sarà
festeggiato con una serie di letture e di interventi
di R. Esposito, A. Funiciello,
A. Massarenti e G. Pedullà,
coordinati da C. Donzelli
e M. I Gaeta.

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