La classifica delle 10 linee peggiori d'Italia per i pendolari
La classifica delle linee peggiori d'Italia, fatta da Legambiente in base a situazioni oggettive e proteste da parte dei pendolari, accomuna molte linee in Italia e rispecchia quanto poco Regioni e governi abbiano fatto nel corso degli ultimi anni.
6. Le 10 linee ferroviarie peggiori per i pendolari / Linea Milano-Codogno-Cremona-Mantova
(Fotogramma)
Si tratta di 151 km, di cui 60 a doppio binario e 91 a semplice binario. La linea collega i due capoluoghi di provincia della bassa Lombardia. Questa tratta che conta oltre 10 mila pendolari giornalieri collega le due città a Milano con pochissimi treni diretti giornalieri, quasi sempre in ritardo. I treni sono spesso sporchi e sovraffollati. Da Mantova per Milano i tempi di percorrenza sono di 2 ore e 10 minuti, mentre da Cremona i tempi sono di un'ora e 10 minuti, come 40 anni fa.
Il materiale rotabile utilizzato è tra i più vecchi in circolazione e per questo una delle principali cause dei ritardi. Ma a complicare le cose ci sono le decine di passaggi a livello, che minano le sicurezza di circolazione dei treni e rendono assai critica e difficoltosa la marcia degli stessi.
La tratta di rete a semplice binario, tra Codogno, Cremona e Mantova, scarseggia di manutenzione, mentre l'insufficienza del numero di carrozze riduce notevolmente la capacità dei posti, lasciando molti passeggeri in piedi al freddo d'inverno e al caldo torrido d'estate. Mantova e Cremona non sono collegate bene neppure la prima con Verona e la seconda con Brescia e Piacenza, altre città di riferimento per i pendolari. Le linee della bassa sono una potenzialità trascurata e mal gestita e offrono l'alibi per costruire nuove inutili lingue d'asfalto, come l'autostrada Cremona-Mantova e la Tirreno-Brennero, mettendo a rischio migliaia di ettari di suolo agricolo.
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