Quanto costa uscire dall'euro?
La crisi dell'euro sta facendo tanti proseliti nel partito degli Euroscettici. In tutti i Paesi Ue avanzano formazioni populiste, sia a destra che a sinistra. A pochi mesi dalle elezioni europee, i leader di questi partiti cercano consensi facili. Dimenticando da dove è nata l'Europa. Ecco gli scenari possibili
di Riccardo Barlaam
6. L'Italia? Un Paese in saldo

In Italia una svalutazione del 20-30% causata dal ritorno alla moneta nazionale, la vecchia lira, farebbe perdere da un giorno all'altro valore ai patrimoni di tutti gli italiani. Il nostro è uno dei paesi europei che ha il primato per il risparmio personale e le proprietà immobiliari. L'uscita dall'euro farebbe subito perdere valore alle case e ai risparmi degli italiani del 20-30%. Oltre alla svalutazione ritornerebbe l'inflazione, un fantasma che ci ha accompagnato per decenni, un po' come è ora con lo spread BTp-Bund. Certo, con il ritorno alla lira l'industria italiana potrebbe tornare a competere sui mercati globali sfruttando le svalutazioni competitive come faceva negli anni Ottanta. Tornerebbero a frotte gli investimenti esteri attirati, come in Grecia, dalla svalutazione dei nostri asset. Ma diventeremmo Terra di conquista per chi ha liquidità, più di quanto non stia avvenendo ora. Un Paese in saldo. Con la svalutazione che deriverebbe dal ritorno alla moneta nazionale, inoltre, da un giorno all'altro l'Italia si ritroverebbe con un debito pubblico enormemente aumentato. Un altro rischio grande, è che il Paese con un'uscita traumatica dall'euro e la ripresa della sovranità monetaria sarebbe, almeno in un primo momento, alla mercé della speculazione dei mercati finanziari, con probabile fuga di capitali e disintegrazione del sistema bancario.
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