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Questo articolo è stato pubblicato il 11 dicembre 2013 alle ore 16:55.
L'ultima modifica è del 12 dicembre 2013 alle ore 08:44.
Lo stesso tipo di pressioni che ha portato al blocco dell’acquisto di altri 15 elicotteri russi Mi-17V-5, destinati all’esercito di Kabul ma pagati dal Pentagono che dal 2011 ha sborsato a Mosca 945 milioni di dollari per 51 velivoli. Contratti che hanno suscitato forti reazioni al Congresso tra quanto sostengono che il denaro del contribuente americano debba essere speso per dotare l’Afghanistan di elicotteri “made in USA”, realizzati cioè dalle società Boeing e Sikorsky. Tecnici e piloti afghani però hanno familiarità con le rustiche macchine russe che impiegano fin dagli anni ’70, mentre avrebbero difficoltà a gestire i più sofisticati velivoli americani.
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