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Questo articolo è stato pubblicato il 12 dicembre 2013 alle ore 06:42.

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TORINO
Ancora una giornata di passione a Torino, con quattro cortei, una contromanifestazione a difesa della libertà e della democrazia, blocchi stradali, centri commerciali assediati, decine di denunce a carico di chi ha minacciato commercianti e ambulanti che ieri volevano regolarmente tenere aperti i loro esercizi e quattro arresti. A Roma terzo giorno di sit in in piazzale dei Partigiani mentre un presidio di cinquecento persone si è radunato in mattinata davanti a Montecitorio, durante il voto di fiducia al Governo, con tre fermi da parte degli agenti. Disagi per il traffico in Puglia, dove a Barletta sono state indentificate 14 persone per le minacce dei giorni scorsi ai commercianti. Problemi di viabilità anche in Veneto, a Padova 15 sindaci si sono uniti ai manifestanti. A Milano, un corteo ha mandato in tilt il traffico. In piazzale Loreto invece gli scontri tra manifestanti e tifosi dell'Ajax, tafferugli seguiti dal ferimento, da parte di ultra milanisti, di sei olandesi, uno dei quali in maniera grave. In Liguria, di nuovo occupati in serata i binari della stazione di Albenga mentre per tutto il giorno i manifestanti hanno presidiato piazza De Ferrari. Studenti in piazza a Palermo, assediata in serata la sede di un Comune della cintura torinese. La Cgil ha rafforzato la sorveglianza nelle sue principali sedi a seguito di intimidazioni e assalti registrati nelle camere del Lavoro.
Prima da Genova e poi da Torino, Danilo Calvani, uno dei leader del"Coordinamento 9 Dicembre" ha annunciato una manifestazione a Roma la prossima settimana. Ma quella di ieri è stata anche la giornata dei distinguo e delle prese di distanza. Come quella di Mariano Ferro, referente del movimento dei forconi siciliano: «Purtroppo la nostra sigla viene associata a gruppi di teppisti ed eversivi con i quali non c'entriamo nulla. Ci dissociamo a gran voce dalla violenza in atto in altre parti del Paese».
Ed è stata la giornata in cui sono emerse con forza le spaccatura nel mondo dell'autotrasporto e la levata di scudi da parte delle associazioni del commercio. «È intollerabile – ha dichiarato Cinzia Franchini, presidente di Cna Fita – la penosa "ciambella politica" che da più fronti si sta cercando di gettare a Trasportounito e a chi ha palesemente tentato di strumentalizzare le istanze degli autotrasportatori per fare la rivoluzione. Si prenda atto che l'autotrasporto non è con loro e che attende però risposte precise in tempi brevi e certi».
Confesercenti parla di tensioni che «destano molta preoccupazione». «Si esprima il forte disagio sociale che c'è – ha sottolineato il vice presidente vicario Massimo Vivoli – ma senza danneggiare gli altri o far esplodere una violenza. In molte città italiane i commercianti stanno dando prova di responsabilità, ma non devono essere lasciati soli, il loro lavoro va garantito». Stessa preoccupazione nelle parole di Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio: «Famiglie e imprese sono stremate da una crisi che sembra non finire mai. Ma dare voce a questo dramma con manifestazioni che portano al caos è inaccettabile, l'esasperazione non può prendere la via dell'intolleranza, delle minacce e della violenza». Confagricoltura, Cia e Alleanza delle cooperative lanciano l'allarme sui danni all'agricoltura: «Molti prodotti rischiano di andare persi, con duri effetti per le aziende, già in un momento di grande difficoltà economica».
La Procura di Torino ha aperto un'inchiesta per devastazione, saccheggio, istigazione a delinquere, lesioni, resistenza e violenza privata. Fascicolo aperto anche a Genova, per interruzione di pubblico serviziopubblico.
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