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Questo articolo è stato pubblicato il 12 dicembre 2013 alle ore 20:36.
L'ultima modifica è del 12 dicembre 2013 alle ore 21:07.

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Fa già discutere l'emendamento al Dl Stabilità approvato dalla Commissione bilancio della Camera che, una volta approvato in via definitiva, imporrà il divieto di pagare in contanti l'affitto, indipendentemente dall'importo del canone.

«La maggior parte degli affitti regolari – dichiara Corrado Fogliani Sforza, presidente di Confedilizia, l'associazione che tutela la proprietà immobiliare – vengono già pagati tramite bonifico. Tanto che i nostri "contratti tipo" hanno già eliminato la clausola che prevede la consegna dei contanti al domicilio del locatore. Il vero problema sarà per quelle persone che non hanno ancora un conto corrente: si stima che circa il 20% degli extacomunitari che vivono in affitto non ce l'abbia. In questi casi si tratta di un ulteriore aggravio per l'inquilino. Senza contare le difficoltà per le persone anziane. Il dover pagare tutto tramite sistemi tracciabili invece che semplificare le locazioni, potrebbe complicare la vita ulteriormente».

L'emendamento è stato presentato da Marco Causi, capogruppo Pd in commissione Finanze, Laura Braga, neo responsabile ambiente del Pd, e Davide Baruffi, e ha ricevuto il parere positivo del relatore, Maino Marchi (Pd) e del Governo. «I pagamenti riguardanti canoni di locazione di unità abitative - si legge nell'emendamento - fatta eccezione per quelli di alloggi di edilizia residenziale pubblica, devono essere corrisposti obbligatoriamente, quale ne sia l'importo, in forme e modalità che escludano l'uso del contante e ne assicurino la tracciabilità anche ai fini della asseverazione dei patti contrattuali per l'ottenimento delle agevolazioni e detrazioni fiscali da parte del locatore e del conduttore». Lo stesso emendamento affida poi ai Comuni, in funzione di contrasto all'evasione fiscale nel settore delle locazioni abitative, attività di «monitoraggio» anche utilizzando «quanto previsto in materia di registro di anagrafe condominiale e civile».

«In questo modo gli amministratori – aggiunge Sforza Fogliani – saranno ancora più obbligati a tenere aggiornati i registri dell'anagrafe condominiale, introdotti con la riforma. E per chi abita in condominio sarà uno strumento importante per scoprire gli evasori totali. Non servirà molto, invece, nella lotta contro gli evasori parziali che dichiarano solo una parte del canone percepito, ma sicuramente potrebbe incidere sul nero». Nelle anagrafi condominiali, infatti, il proprietario è tenuto a dichiarare se l'immobile è locato o meno e il controllo di portinai o vicini di casa particolarmente attenti potrebbe far emergere locazioni non dichiarate.

Confedilizia ricorda che i Comuni saranno così incaricati di condurre un controllo incrociato e saranno tenuti a segnalare eventuali scorrettezze all'agenzia delle Entrate. Per quanto riguarda lo stop ai contanti per pagare gli affitti, però, l'associazione dei proprietari sottolinea che la maggior parte di quelli regolari già viene corrisposta tramite sistemi tracciabili: «In caso di divieto per legge, però, le banche dovranno essere obbligate ad aprire un conto corrente a chiunque – conclude Sforza Fogliani –. Inoltre così, anche se si tratta di uno strumento per combattere l'evasione, vivere nel nostro Paese diventa ancora più complicato. Altro che semplificazione delle norme per favorire il mercato delle locazioni...».

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