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Questo articolo è stato pubblicato il 14 dicembre 2013 alle ore 09:51.
L'ultima modifica è del 14 dicembre 2013 alle ore 09:55.
ROMA - All'indomani delle parole del presidente della Repubblica,Giorgio Napolitano, che ieri durante la presentazione del suo libro sull'Italia e l'Europa ha spiegato che «l'euroretorica non basta più a fare fronte contro l'euroscetticismo», può essere di un qualche conforto scoprire che anche le più radicali forze populiste antieuropee sono tra di loro divise.
Ad esempio scopriamo che Marine Le Pen continua a nutrire un'ammirazione particolare per la Lega Nord ma non sembra condividere le battaglie anti euro di Beppe Grillo e del sip movimento Cinque stelle. In un'intervista a West il quotidiano online su Wefare Società e territorio, Ludovic de Danne, consigliere capo per gli Affari europei di Marine Le Pen spiega con chiarezza che è «meglio la Lega Nord che Beppe Grillo».
Secondo de Danne i Cinque Stelle, oltre a dire no euro «non hanno un progetto preciso e coerente e nel loro blog hanno pubblicato solo ridicoli, diffamatori articoli contro il Front National e la nostra leader».
Di tutt'altra stoffa la Lega. Secondo De Danne ha le carte in regola per far parte di un'alleanza transnazionale guidata dal tandem Le Pen-Geert Wilders (leader del PVV olandese) in vista delle prossime elezioni europee.
Quali gli altri possibili compagni di viaggio? In Austria l'Fpo (ndr che raggiunse il successo con Jorg Haider); in Svezia lo Sweden Democrats; in Belgio il Vlaams Belang; a Malta Sharon Bonici. Alleati certi, ai quali forse si aggiungeranno il movimento inglese di Godfrey Bloom e tutti i partiti mitteleuropei e baltici interessati a questa causa.
Una vera e propria chiamata a raccolta delle sigle più nazionaliste ed antieuropee che allarma da molti mesi il premier Enrico Letta secondo il quale c'è il rischio di brutte sorprese alle prossime elezioni europee di maggio se non si danno messaggi concreti ai cittadini europei che consentano di fare apprezzare tutti i benefici dell'Unione. Con tutti i suoi difetti l'Europa suscita però ancora tanta ammirazione. Un rappresentante del Governo cinese, ha confessato Napolitano in occasione della presentazione del suo libro, ha spiegato perché : «Siete attualmente, ha detto, la più grande comunione nel mondo tra Paesi sviluppati».
Sull'altro versante l'obiettivo del progetto al quale Marine Le Pen lavora da almeno due anni, ossia spingere i cittadini europei a manifestare il loro dissenso non con l'astensione ma votando in massa questo nuovissimo cartello elettorale che promette di «rivoluzionare il sistema da dentro» garantendo lotta all'ultimo sangue a: federalismo antidemocratico UE, immigrazione di massa, ingiusta e iniqua globalizzazione, lotta al crescente comunitarismo.
La nostra – continua De Danne – è «un'alleanza di partiti seri e professionali. Che ha a cuore la salvaguardia dell'Europa vera contro l'UE che non si preoccupa affatto degli europei e dei suoi Stati membri. Bisogna andare verso una nuova direzione. L'obiettivo è fare del Vecchio Continente una Confederazione, snella ed efficiente, eliminando il controproducente strapotere della Commissione e del suo più grande disastro: l'Euro».
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