Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 13 dicembre 2013 alle ore 06:51.

My24


MILANO.
Il bonus mobili legato alle ristrutturazioni edilizie, nell'ultimo trimestre 2013, ha permesso di recuperare il 4% delle vendite nazionali, tenere aperte mille aziende e salvaguardare 3.800 posti di lavoro.
La prima indagine sugli effeti del bonus fiscale per elettrodomestici e arredi (introdotto dall'articolo 16 del Dl 63/2013 consente di detrarre in dichiarazione il 50% in 10 anni di spese per l'arredo nell'ambito di una ristruturazione edilizia sino a un massimo di 10mila euro) l'ha presentata ieri mattina a Milano, FederlegnoArredo sulla base di un monitoraggio tra gli associati ed elaborazioni del Centro studi.
Nell'ultimo trimestre di quest'anno le imprese intervistate hanno dichiarato un aumento del 4% delle vendite in Italia come conseguenza diretta del bonus. Che il prossimo anno (dato che la legge di Stabilità lo ha prorogato di un anno, sino al 31 dicembre 2014) arriverà attorno al 5 per cento. Nonostante la spesa media per famiglie si sia abbassata, il bonus - secondo FederlegnoArredo – in 3 mesi ha permesso di recuperare circa 314 milioni di euro, riuscendo ad attutire il -3,2% di fatturato alla produzione perso rispetto al 2012 e al -7,1% di "tracollo" della domanda interna in un solo anno. Il recupero di spesa al consumo di mobili ed elettrodomestici è stimato, dunque, in circa 1,2 miliardi su tutto il periodo di applicazione 2013-2014 del beneficio fiscale.
«Con l'introduzione del bonus mobili – ha spiegato il presidente di FederlegnoArredo, Roberto Snaidero, – il Governo ha finalmente recepito la necessità di sostenere i consumi interni per riattivare un sistema produttivo che rischiava seriamente di "collassare". L'incentivo, che non ha comportato costi per le casse dello Stato, ha consentito di mantenere aperte mille fabbriche e di continuare a garantire stipendi a 3.800 addetti che rischiavano la disoccupazione». nelle oltre 67mila aziende del settore, infatti, il numero medio di dipendenti è 38. Piccole, a volte piccolissime aziende, dietro ai grandi nomi del design, che non hanno la forza di "aggredire" i mercati emergenti e rischiano di sparire in una domanda interna impantanata.
Ma la categoria rilancia. Perchè tranne l'export, il relativo saldo con le importazioni e la quota (in crescita) delle vendite all'estero sul fatturato globale, tutte le percentuali 2013 registrano segni meno. E con una sofferenza che perdura, l'obiettivo 2014 è soprattutto contenere le perdite.
Per questo FederlegnoArredo rilancia la richiesta di un'Iva agevolata dell'8% sugli arredi, nell'ambito dell'attesa rimodulazione delle aliquote, allineandosi agli standard europei. In Spagna, Francia e Belgio l'aliquota Iva sui mobili è compresa tra il 6 e il 10% mentre in Italia è al 22% per la maggioranza dei beni e complementi di arredamento.
«Nel caso in cui non fosse possibile applicare un'Iva agevolata generalizzata – ha spiegato Giovanni Anzani, presidente di Assarredo – si potrebbe individuare una platea minore, ad esempio le giovani coppie e i nuclei familiari composti da un solo genitore e figli minori». Una diminuzione su cui concordano anche le sigle sindacali di categoria (Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil). «In Italia – ha concluso Anzani – le giovani coppie rappresentano circa il 10% delle famiglie italiane e assorbono oltre il 15% dei consumi d'arredamento».
Intanto, il 2013 si chiude ancora con un calo del fatturato del 3,2%, con 2.400 aziende chiuse e una perdita di occupati stimata intorno alle 6.800 unità. È soprattutto il mercato nazionale quello in difficoltà: il consumo interno registra un -7,1% rispetto al 2012, mentre nel 2014 il dato è previsto di nuovo in calo, ma in risalita: -3,7 per cento. Mentre il traino resta l'export. Più per i mobili (+2,5%) che per il sistema Legno-ediliziarredo (+1,7%)
Infine, è online la nuova sezione inglese del sito web di FederlegnoArredo, che servirà da vetrina-piattaforma (la piena operatività è prevista per l'inizio del 2014) per le imprese associate che vogliono sviluppare business all'estero. Con oltre 30 milioni di accessi l'anno e più di 6 milioni di pagine visitate, ha spiegato il presidente di Assarredo, Giovanni Anzani, «Il nuovo sito consentirà agli associati di dialogare attivamente anche con architetti e progettisti in giro per il mondo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi