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Questo articolo è stato pubblicato il 14 dicembre 2013 alle ore 13:56.
L'ultima modifica è del 14 dicembre 2013 alle ore 19:27.

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(Ap) (Ap)

La Russia avrebbe installato batterie di missili a breve gittata ai confini con paesi aderenti all'Ue, in risposta al progetto europeo di scudo missilistico, scrive il giornale tedesco Bild, citando «fonti della sicurezza». Secondo il quotidiano le immagini satellitari mostrerebbero un «numero a due cifre» di batterie di missili Iskander-M, o Ss 26, dispiegate negli ultimi 12 mesi nell'enclave russa di Kaliningrad e lungo la frontiera con i Paesi baltici. Gli Ss-26 possono esser dotati di testate convenzionali e nucleari ed hanno una gittata di circa 500 chilometri.

Secondo Bild online, che cita ambienti della sicurezza, Putin avrebbe dato seguito alla minaccia e risposto allo scudo antimissile europeo stanziandodiversi missili a corto raggio di tipo IskanederM (gli SS-26 Stone, nel codice Nato) vicino al confine polacco nell'enclave russa di Kaliningrad. Immagini segrete di satelliti mostrano la presenza di questi missili sia a Kaliningrad che lungo il confine russo col Baltico (Estonia, Lettonia e Lituania), scrive ancora il tabloid.

Mosca avrebbe in questo modo messo in atto quanto già minacciato più volte dopo il progetto di scudo antimissile adottato dalla Nato e basato sulla tecnologia statunitense. Lo scudo è da anni il principale pomo della discordia fra Nato e Russia: l'Alleanza sostiene che l'obbiettivo è quello di proteggere i Paesi membri da attacchi missilistici provenienti da Paesi come Iran o Corea del Nord, mentre Mosca lo considera una minaccia alla propria sicurezza.

Non è forse un caso che la notizia - riportata comunque da un tabloid tedesco - arrivi a ridosso delle tensione Ue-Russia per l'Ucraina in marcia verso un accordo di libero scambio con l'Ue per cui si batte una piazza che sfida le azioni antisommossa della polizia e le resistenze del presidente filorusso Yanucovich. Oggi Sergei Lavrov, ministro degli Esteri di Mosca, grande regista dell'operazione che ha stoppato la minaccia di missili americani sulla Siria, dice che le proteste in Ucraina sono state sproporzionate e definisce "vergognosa" la reazione europea di fronte ad un "fatto totalmente normale" come la decisione di Kiev di non firmare l'accordo di associazione con l'Ue. Il presidente Yanucovich, intanto, solleva Oleksandr Popov, il sindaco di Kiev, per gli scontri in piazza.

L'Unione doganale fra Russia, Bielorussia e Kazakhstan, zoccolo duro della futura Unione euroasiatica perseguita da Putin, discute intanto la creazione di una zona di libero scambio con Vietnam, Nuova Zelanda e Paesi dell'Europa occidentale che non fanno parte della Ue, in particolare Svizzera e Norvegia, dice Lavrov, in una intervista alla tv statale Rossia 24. Il capo della diplomazia russa ha auspicato anche negoziati per un accordo di libero scambio tra l'Unione doganale e l'Asean, l'associazione dei Paesi del sud-est asiatico. Una offensiva commerciale che sembra fare concorrenza alla Ue, con cui Mosca si sta disputando l'Ucraina.

I rapporti Ue-Russia, assieme a Unione bancaria e promozione dei prodotti agricoli europei, sicurezza e difesa comune sono alcuni dei temi nell'agenda del Consiglio per la prossima settimana a Bruxelles.

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