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Questo articolo è stato pubblicato il 14 dicembre 2013 alle ore 18:12.
L'ultima modifica è del 14 dicembre 2013 alle ore 20:53.

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Malta gioca duro per attrarre capitali per le sue finanze: a fine mese entrerà in vigore la legge secondo cui basterà pagare 650mila euro all'anno per avere la cittadinaza maltese e quindi europea che consente i diritti di residenza in qualsiasi stato membro Ue. Per di più non serviranno né investimenti né un un periodo minimo di residenza sull'isola. Un colpo duro per tutti quei paesi (tra cui la Gran Bretagna, Grecia, Spagna, Portogallo, Cipro) che stanno cercando di usare lo stesso metodo per attarre ricchi e facoltosi cittadini extra-Ue con i cosidetti visti d'oro desiderosi di avere la possibilità di avere un passaporto dell'Unione euroepa e usare così i vantaggi di Schenghen.

Il parlamento maltese ha approvato il 14 novembre la legge con cui il premier Muscat spera di incassare almeno 30 milioni di euro all'anno per ridurre il deficit pubblico.
Una iniziativa che entrando in vigore a fine mess sta creando allarme tra i partner Ue. La nuova legge sulla cittadinanza consente infatti a chiunque vorrà, di acquistarla pagando la somma di 650mila euro. La normativa dovrebbe entrare in vigore a fine mese, ma il Partito Nazionalista, che è all'opposizione, ha già promesso battaglia: il leader Simon Busuttil teme non senza motivo che Malta possa in futuro essere paragonata ai paradisi fiscali dei Caraibi e non ha escluso una raccolta di firme per indire un referendum abrogativo della nuova legge.

Lo schema ricalca modelli già esistenti in altri paesi
Lo schema maltese in realtà è stato ideato su altri già esistenti in altri paesi, che però subordinano la concessione di un visto di lungo termine alla effettuazione di investimenti nel paese. Per Malta, invece, basta pagare senza nessun altro obbligo e questo cambia le carte in tavola sebbene la cifra richiesta sia abbastanza elevata. Ovvio quindi l'allarme da parte soprattutto di Londra, ex potenza coloniale dell'isola, che ha una norma simile che consente di attrarre ricchi extracomunitari a condizione che ci sia una effettiva residenza nel Regno Unito per non meno di 180 giorni l'anno.
Malta sta cercando di rassicurare i timori sostenendo che la concessione del passaporto avverrà solo dopo scrupoloso esame del richiedente, ma l'allarme internazionale è già alle stelle, dato che un passaporto maltese consente tra l'altro di recarsi senza visto negli Stati Uniti ed in altri 160 paesi. La Commissione europea, però, non ha alcun potere in materia per intervenire nelle scelte nazionali ma è chiaro che, proseguendo in ordine sparso sotto il peso delle esigenze di finanze pubblica, si rischia di giungere al collasso di Schengen e ad una nuova frammentazione per linee nazionali, dopo quella finanziaria.

Il precedente della Grecia
La Grecia del premier Samaras ad esempio ha deciso il 22 aprile scorso di affrire in regalo la residenza agli investitori non appartenenti all'Unione europea che in cambio acquisteranno o affitteranno immobili oltre i 250.000 euro. Il permesso di residenza avrà una validità di cinque anni, rinnovabile, e l'apertura sulla residenza, legata a un investimento immobiliare, segue analoghe iniziative già adottate da Ungheria, Spagna e Portogallo nel recente passato.

Il caso del Portogallo
Il Portogallo ad esempio concede un permesso di soggiorno quinquennale a cittadini extracomunitari che acquistino un immobile del valore di almeno 500mila euro, oppure effettuino un investimento finanziario di almeno un milione di euro o ancora creino almeno dieci posti di lavoro nel paese. Finora ne sono stati dati solo 350.

I pericoli dei «visti d'oro»
Il programma dei "visti d'oro" non è esclusività maltese anche se Malta sembra fare una salto di qualità concedendo non una residenza temporanea ma una cittadinanza permanente. Inoltre a differenza di analoghe iniziative che esistono anche nel Regno Unito, Olanda, Spagna, Grecia e Cipro, dove vengono concessi dei permessi di soggiorno temporaneo di solito quinquennali e rinnovabili, ma questi sono legati anche a obblighi di residenza minima all'anno o all'acquisto di case o di investimenti minimi. Malta invece ha fatto dumping sui visti d'oro concedendo la cittadinanza e spiazzando tutti.

v.darold@ilsole24ore.com

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