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Questo articolo è stato pubblicato il 17 dicembre 2013 alle ore 13:03.
L'ultima modifica è del 17 dicembre 2013 alle ore 13:26.
Installato in Europa il primo bancomat per i bitcoin, esattamente nella stazione centrale di Helsinki, in Finlandia, dove quotidianamente passano circa 200 mila persone, uno dei posti più affollati della capitale. Mentre in Canada esiste già da oltre un mese , la comparsa di sportelli automatici servirà ad alimentare l'interesse pubblico nei confronti della nuova moneta virtuale.
Ad annunciarlo è stato il sito internet della società finlandese Bittiraha: l'installazione permanente della prima macchina Atm per bitcoin è avvenuta in uno dei punti più trafficati di Helsinki. È la prima città europea dove da lunedì scorso è possibile acquistare la moneta virtuale tramite un distributore automatico, posizionato all'interno di un negozio di dischi interno alla stazione: nella macchina si possono introdurre banconote e il dispositivo invia la quantità corrispondente di bitcoin al portafoglio virtuale dell'utente.
Al momento con un bitcoin è possibile fare acquisti per circa 630 euro, ma appena sei mesi fa il prezzo era di circa 70 euro. In Finlandia finora esistono solo una manciata di negozi dove si può pagare tramite bitcoin. Il negozio di dischi Äxän che oggi si è dotato del bancomat per bitcoin ha iniziato proprio lunedì ad accettare la valuta.
Nel frattampo BitPay Inc, il corrispondente di Paypal per i bitcoin, ha diramato alcune cifre entusiasmanti sulle potenzialità della cosiddetta "cripto-moneta", parlando di una triplicazione delle transazioni dal mese di ottobre, schizzate a 100 milioni di dollari e con il numero dei dealers cresciuto del 50% a 15.500 unità in 200 paesi. Facile capire come le banche centrali inizino a temere i rischi derivanti dalla perdita del controllo su flussi crescenti di capitali.
Il bancomat installato a ottobre a Vancouver, invece, all'entrata del Waves Coffee, una bar al centro della città, è stato il primo sportello per la valuta digitale del pianeta e converte i bitcoin in dollari canadesi. Gli artefici della prima installazione, in questo caso, sono tre soci che hanno sborsato circa 90mila dollari per comprare cinque sportelli automatici costruiti da Robocoin, un'azienda del Nevada. In Canada i regolamenti sono più snelli rispetto a quelli negli Usa, dove le procedure sarebbero state molto più complesse. Il distributore controlla l'identità di chi vuole prelevare con uno scanner che riconosce il palmo della mano. Questo, per impedire che si possa prelevare più denaro rispetto al limite di 3000 dollari canadesi al giorno, pari al limite previsto dalla legge anti-riciclaggio del Canada.
Solo nel primo giorno di funzionamento del bancomat a Vancouver sono state effettuate 81 transazioni per uno scambio di oltre 10mila dollari. L'Atm canadese può essere utilizzato anche da chi non possiede ancora un conto e decide di creare un account per scambiare denaro con la moneta virtuale.
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